Senigallia

Senigallia, Liverani critico sull’ultimo consiglio comunale: «Maggioranza menefreghista»

Mancanza di trasparenza, di dialogo e disponibilità al confronto. Sono le principali critiche che il coordinatore locale di Fratelli d’Italia rivolge all’amministrazione e alla maggioranza

Il consiglio comunale di Senigallia del 31 gennaio 2018
Il consiglio comunale di Senigallia del 31 gennaio 2018

SENIGALLIA – Mancanza di trasparenza, di dialogo, di disponibilità al confronto. Sono le principali critiche che il coordinatore locale di Fratelli d’Italia, Marcello Liverani, rivolge all’amministrazione e alla maggioranza in consiglio comunale dopo l’ultima seduta. Nel consiglio del 31 gennaio sono stati bocciati ordini del giorno e mozioni che non necessitavano di scontro politico ma solo di buon senso.

Come nella votazione sulla realizzazione della segnaletica al dipartimento di prevenzione, per delimitare due posti auto dedicati ai portatori di handicap. I consiglieri di maggioranza che hanno votato contro la mozione causandone quindi il respingimento, secondo Liverani, «hanno dimostrato poca sensibilità verso la comunità più debole in una città che è carente di servizi per la disabilità: c’è solo da vergognarsi».

Anche l’atto per conoscere lo stato sui 18 rilievi presentati dal Ministero per l’economia e le finanze proposto da Senigallia Bene Comune è stato respinto a colpi di maggioranza: favorevoli sono stati solo il proponente Giorgio Sartini (Sbc), Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma (M5s). Presenti ma non votanti invece una serie di consiglieri che in passato sullo stesso argomento si erano espressi in maniera molto critica verso l’amministrazione: Alan Canestrari (Fi), Davide Da Ros (Ln), Luigi Rebecchini (Uc), Maurizio Perini (Pic) e Mauro Gregorini (Mdp). Di fatto, ancora non si conosce né l’esito delle 18 irregolarità riscontrate dagli ispettori del Mef sul bilancio senigalliese né sulla risposta o riscontro che l’amministrazione doveva fornire a Roma.

Altro argomento clou era la mozione all’ordine del giorno presentata da Unione Civica e Forza Italia per ottenere la revoca della concessione gratuita (dal 1996) alla Uisp di Senigallia per la gestione di un ostello per la gioventù. L’argomento non è mai stato trattato direttamente dall’amministrazione comunale nel corso degli anni e la valutazione sull’opportunità o meno di proseguire con l’affido diretto è sempre slittata. Cosa verificatasi anche stavolta: l’assessore Memè ha proposto il rinvio della pratica in Commissione consiliare per approfondire l’argomento, con la precisazione di Paradisi (consigliere di Uc proponente) che i tempi siano veloci.

«È mai possibile che un accordo contrattuale ritenuto molto discutibile sin dalla sua nascita, oltre vent’anni fa, concesso dall’allora Angeloni – interviene Liverani – non sia stato rinegoziato o, peggio ancora, sia stato rinegoziato gratuitamente? E il buon andamento amministrativo tanto vantato? Nessuno si è mai chiesto se l’ostello Le Dune (di 25 posti letto, come riportato dai dati statistici della Regione Marche e sponsorizzata dalla stessa #destinazionemarche, o da 80 posti letto come invece è pubblicizzato sui siti di Feelsenigallia e dei Viaggi spirituali per il turismo religioso) potesse costituire un fattore di concorrenza sleale? C’è una bella differenza nel gestire 25 o 80 posti letto a due passi dal mare di Senigallia, specialmente se a costo zero».

«Queste e tante altre domande avrebbero dovuto avere già tutta una serie di risposte. La maggioranza – conclude Liverani – mostra tutto il suo menefreghismo nei confronti della città e dei cittadini, badando solo ad autocelebrarsi e governare nell’intento di conservare un po’ di consenso che invece non hanno più».

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