Senigallia

Senigallia, lavori d’urgenza contro una falla nell’argine del fiume Misa

Lavori d'urgenza a Senigallia per sistemare una falla nell'argine del fiume Misa prodotta dall'esondazione di due giorni fa: corsa contro il tempo

Uno dei punti a Borgo Molino di Senigallia raggiunti dalla piena del fiume Misa
Uno dei punti a Borgo Molino di Senigallia raggiunti dalla piena del fiume Misa

SENIGALLIA – È tuttora in corso il monitoraggio dei corsi d’acqua nella vallata. Un’azione necessaria, dato il perdurare delle condizioni climatiche avverse, e tuttavia resa più complicata proprio a causa di queste: le raffiche di vento forte e pioggia abbondante stanno spazzando tutto il territorio senigalliese creando grossi disagi. Oltre all’allerta meteo diramata ieri pomeriggio e valida fino a tutta la giornata di oggi, sabato 17 settembre, c’è preoccupazione anche per un altro fattore di natura idraulica.

L’esondazione del fiume Misa tra giovedì sera e venerdì mattina ha causato dei problemi alle arginature: in particolare c’è una falla nella parte superiore dell’argine destro, altezza del ponte autostradale dell’A14, prodotta due giorni fa. Si teme che, in caso il livello del fiume salga, l’acqua possa uscire e invadere l’area di borgo Molino. Per questo è partita l’immediata segnalazione alla Protezione civile regionale che sta intervenendo con una riparazione provvisoria e urgente. L’area, già alle prese con i recenti danni, era stata alluvionata anche del 2014.
Verificato anche lo stato di tutte le portelle sul lungomare, dove sfociano i fossi della rete idrica minore, così da garantire il migliore deflusso possibile delle acque piovane o creare ulteriori disagi.

Nel frattempo il Comune guarda con preoccupazione il fiume perché le piogge abbondanti potrebbero riversare sul Misa nuove quantità d’acqua che scenderanno a valle; il forte vento complica le cose perché contrasterebbe il deflusso dall’alveo fluviale in mare. Per questo l’amministrazione comunale ha invitato tutti i cittadini a rimanere in casa, a non uscire né a piedi né in macchina ma anzi, a salire ai piani alti degli edifici. In caso non fosse possibile c’è il centro di accoglienza del seminario vescovile in via Cellini aperto a tutti coloro che ne avranno bisogno. 

Chiuse le attività economiche. Anche i volontari di protezione civile e delle varie associazioni, circa un centinaio di persone, che sono al lavoro sul territorio, sono state invitate a interrompere gli interventi per mettersi in sicurezza almeno fino alle ore 17, fino a quando cioè non è previsto il termine di questa nuova ondata di maltempo, poi si ragionerà se riaprire o meno.

AGGIORNAMENTO delle ore 16: La perturbazione è in esaurimento anche il vento è calato. Utilizzando cautela riprendono le operazioni dei volontari e dei mezzi di pulizia e sgombero.

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