Senigallia

Senigallia, ladri d’api sorpresi a rubare 15 arnie

Ad incastrare i ladri il sistema Gps di cui erano dotati gli alveari. Il bottino si sarebbe aggirato intorno ai 4500 euro. Arrestato un 32enne

le Arnie comunali
Immagine di repertorio

SENIGALLIA – Hanno cercato di rubare 15 arnie ma non avevano fatto i conti con il Gps. È finito con un arresto il tentato colpo consumatosi nel tardo pomeriggio del 24 marzo nell’azienda Colle S.Angelo in Strada del Ferriero, nella frazione di Sant’Angelo. L’azienda, rinomata e conosciuta nel settore dell’apicoltura e in quello della produzione del miele, si era premunita da eventuali furti installando i nidi con dei Gps che ne monitoravano gli spostamenti.

Nella serata in questione, ad uno dei soci dell’azienda, è arrivata la segnalazione di qualche movimento anomalo: subito si è precipitato sul posto per verificare cosa stesse accadendo. Due persone, munite delle apposite tute, stavano trafugando ben 15 arnie per un totale di 4500 euro. Una volta scoperti, i ladri si sono dati alla fuga ma solamente uno dei due balordi è riuscito a dileguarsi. I due si erano infatti recati nell’azienda con due diversi mezzi. Sul posto è stato chiesto l’immediato intervento della Polizia che ha arrestato uno dei due ladri: aveva con sé 8 alveari. Si tratta di un 32enne del luogo, anche lui apicoltore.

Il complice è riuscito a dileguarsi con le altre 7 arnie che sono poi state ritrovate abbandonate poco distanti. Evidentemente, sentendosi braccato e consapevole del fatto di essere oramai stato scoperto, ha preferito disfarsi del bottino.

Nella mattinata del 25 marzo si è svolto il processo per direttissima presso il Tribunale di Ancona a carico del 32enne, rimesso in libertà, dopo la convalida, in attesa del processo che inizierà a giugno. Al momento non sono stati forniti dalle autorità ulteriori dettagli in quanto in breve potrebbe essere rintracciato anche il secondo ladro.

Episodi simili purtroppo non sono un’eccezione: negli ultimi anni sono stati svariati i furti di api consumatisi nella Valmisa e nelle vallate vicine. Proprio perché consapevoli di questo rischio i titolari dell’azienda hanno preferito premunirsi e tutelarsi: uno scrupolo risultato importantissimo per evitare il peggio.

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