Senigallia

In sella da 25 anni: festa a Senigallia per gli Amici della Bici

Domenica 30 la giornata di festa per il club che da anni unisce allo spirito sportivo anche l'aspetto solidale. Tra i soci Americo Severini, laureatosi tre volte campione italiano di ciclocross e una volta vice campione del mondo

I soci del club Amici della Bici di Senigallia
I soci del club Amici della Bici di Senigallia

SENIGALLIA – Festa domenica 30 settembre per il 25esimo anniversario della fondazione del club Amici della Bici di Senigallia. Un sodalizio nato e cresciuto grazie al solo impegno dei soci, oggi quasi un centinaio, che organizzano pedalate e momenti conviviali, affiancati da iniziative solidali.

Domenica la festa si terrà al foro annonario di Senigallia a partire dalle ore 9: sotto i locali della biblioteca, nell’ex pescheria, saranno installati 40 pannelli fotografici con le stampe delle varie iniziative, sportive e sociali, che si sono susseguite negli anni.

«Il nostro è un club indipendente – spiega Roberto Fabri, socio e segretario degli Amici della Bici di Senigallia – quindi senza sponsor, che si regge solo sul tesseramento dei soci, affiliati al Csi. Non siamo obbligati a partecipare ad alcuna gara, perché il nostro vero motore è la passione per la bicicletta. Organizziamo diverse pedalate, alcune anche sulle lunghe distanze, e lo facciamo per stare assieme».

Tra i soci il club può annoverare persone un po’ di tutte le età, compreso l’ex campione di Barbara, classe 1931, Americo Severini, laureatosi tre volte campione italiano di ciclocross e una volta vice campione del mondo.

«Da alcuni anni – continua il segretario degli Amici della Bici – affianchiamo alle nostre uscite anche iniziative solidali, raccogliendo fondi e contribuendo ad alcune cause che riteniamo meritevoli o realtà del territorio. Ultimamente abbiamo sostenuto la Lega del filo d’oro, abbiamo contribuito a risistemare la scuola di Borgo Molino dopo l’alluvione del 2014, e il progetto Non solo pozzo, promosso dalla parrocchia del Portone per aiutare la comunità di Lowerere in Tanzania».

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