Senigallia

Senigallia: evacuato l’istituto Corinaldesi, ma è un’esercitazione

Simulazione antisismica quella che ha visto evacuare 500 studenti assistiti dal comitato comunale di protezione civile nell'ambito di un progetto europeo di scambio di esperienze

L'esercitazione e l'evacuazione all'istituto Corinaldesi di Senigallia
L'esercitazione e l'evacuazione all'istituto Corinaldesi di Senigallia

SENIGALLIA – Si è svolta questa mattina un’importante esercitazione antisismica che ha visto l’evacuazione dell’istituto superiore Corinaldesi di Senigallia. Circa 500 gli studenti coinvolti nell’iniziativa scattata con la sirena di allarme poco dopo le 9:30 e inserita nell’ambito del progetto europeo “Erasmus”.

I ragazzi, già formati per quanto riguarda le procedure di evacuazione dall’edificio in via D’Aquino in caso di terremoto o incendio ma inconsapevoli della simulazione, si sono subito recati nell’area verde adiacente l’istituto Corinaldesi, come previsto dai piani di sicurezza.

Ad accoglierli e supportarli nell’esercitazione c’era una trentina di volontari di varie associazioni locali, quelle facenti parte del Comitato comunale delle associazioni e dei gruppi di protezione civile: sotto il coordinamento del nucleo di protezione civile Falchi della Rovere, nella persona della responsabile Bruna Durazzi, sono stati impegnati i volontari del gruppo comunale di Protezione civile di Senigallia e di Trecastelli, dell’Associazione nazionale Carabinieri (Anc), della Croce Rossa Italiana – comitato di Senigallia, della Società nazionale di Salvamento e del Cngei (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani).

L'esercitazione e l'evacuazione all'istituto Corinaldesi di Senigallia
L’esercitazione e l’evacuazione all’istituto Corinaldesi di Senigallia

Grazie alla Croce Rossa e a una volontaria è stato poi possibile assistere alla simulazione di una finta mamma che accusava un malore perché preoccupata per il figlio, situazione gestita con l’arrivo dei volontari della Cri di Senigallia che hanno tranquillizzato, caricato su una barella e poi trasportato via la donna su un’ambulanza usata per il servizio di 118.

L’esercitazione era anche supervisionata da alcuni ospiti internazionali, presenti a Senigallia per il progetto di scambio di informazioni ed esperienze denominato “Civil Protection of People” e inserito nell’ambito del più ampio sistema “Erasmus”, promosso e finanziato dall’Unione Europea.

L'esercitazione e l'evacuazione all'istituto Corinaldesi di Senigallia
L’esercitazione e l’evacuazione all’istituto Corinaldesi di Senigallia

«Si tratta di una collaborazione con partner internazionali che vede l’Italia e il nucleo di protezione civile “Falchi della Rovere” di Senigallia in prima fila in collaborazione con la Grecia, la Georgia e la Turchia. I volontari – spiega la coordinatrice Durazzi – fanno visita e a loro volta ospitano i colleghi dei vari paesi coinvolti, nell’ottica di uno scambio di esperienze e della condivisione delle buone pratiche sulla sicurezza delle popolazioni».

I volontari impegnati nella simulazione al Corinaldesi di Senigallia
I volontari impegnati nella simulazione al Corinaldesi di Senigallia

«Sono molto soddisfatto dell’esercitazione e del progetto che stiamo portando avanti – aggiunge il presidente del Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione Civile Davide Fronzi – perché lo scambio di informazioni e pratiche è il passo più importante per la creazione e lo sviluppo di un efficace sistema di protezione civile».

I volontari senigalliesi, dopo essere stati impegnati nel primo meeting in Grecia e a maggio scorso in Georgia, saranno in Turchia nella prossima primavera, per poi tornare in Grecia dove si terrà l’appuntamento conclusivo a ottobre 2019.

Proprio di sinergia ha infine parlato Piero Minardi, presidente dei Falchi della Rovere nonché coordinatore del Gruppo comunale di Protezione Civile senigalliese: «Credo molto in questi progetti che aumentano la sinergia tra enti nell’ottica di condividere esperienze, pratiche o anche solo informazioni. Sono queste che poi ci portano a essere nelle condizioni migliori e pronti quando si verificano emergenze o anche solo quando si tratta di gestire manifestazioni ad alto flusso di partecipanti come il Summer Jamboree».

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