Senigallia

Senigallia, prima dell’estate l’escavo della foce del fiume Misa

In consiglio comunale, il vicesindaco Memè si è preso l'impegno di sollecitare il Consorzio di Bonifica, auspicando realizzi l'intervento entro la stagione turistica

L'isolotto di ghiaia alla foce del fiume Misa, a Senigallia
L'isolotto di ghiaia alla foce del fiume Misa, a Senigallia

SENIGALLIA – L’escavo della foce del fiume Misa torna al centro del dibattito politico. Grazie all’interpellanza del consigliere del Pd Simeone Sardella, si è tornato a parlare del dragaggio ipotizzato dal Consorzio di Bonifica: ad oggi non è ancora iniziato ma interessa un tratto particolarmente visibile dell’alveo fluviale su cui si erano concentrate diverse proteste nei mesi scorsi.

«Da tempo si parla dell’isolotto alla foce del fiume Misa – ha esordito in aula Sardella – e il Consorzio di Bonifica aveva detto, tramite il presidente Netti, che il dragaggio era imminente. Purtroppo possiamo vedere che è ancora lì ed è sempre più alto. I tecnici dicono che non rappresenta un pericolo ma la preoccupazione c’è».

Non si è fatta attendere la risposta del vicesindaco Maurizio Memè, il quale ha accennato ad alcune questioni in fase di appalto da risolvere prima di partire coi lavori. Ha tenuto però a precisare che il “banco mobile” si forma «per effetto del mare da levante», che deposita dei materiali. La scarsa portata del fiume non favorisce l’eliminazione di tali materiali che vengono di fatto spazzati via alla prima piena del Misa. Memè ha concluso con un impegno, a sollecitare il Consorzio perché «rimuova l’isolotto e faccia l’escavo dal ponte della ferrovia fino a dove il fiume si immette in mare. Auspichiamo che venga fatto il prima possibile, in tempo per la stagione turistica». 

Non è infatti un bel biglietto da visita per quanti si recano al porto di levante, cosa sottolineata anche da Sardella che ha chiesto all’amministrazione di sollecitare chi di dovere: «Una letterina ogni tanto non fa male».

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