Senigallia

In cattedrale a Senigallia i funerali del professor Mario D’Amico

96 anni tra un mese, fu fondatore e primo preside della scuola media Mercantini. Domani, 7 gennaio, l'ultimo saluto. Mangialardi: «Un uomo di scuola innovativo e coraggioso»

Mario D'Amico
Mario D'Amico

SENIGALLIA – Si terranno domani alle ore 15 in cattedrale i funerali del professor Mario D’Amico, scomparso venerdì all’età di 95 anni. La notizia ha fatto il giro della città perché D’Amico è stato il primo preside della scuola secondaria di primo grado (media) Mercantini.

Il professore di matematica e scienze aveva infatti fondato l’istituto negli anni ‘60 a seguito della riforma che rendeva la scuola media obbligatoria per tutti. Avrebbe compiuto 96 anni tra un mese, il 13 febbraio. Una persona stimata in città sia per le sue doti professionali che per quelle umane: in tanti lo hanno ricordato anche sui social network con affetto.

Al cordoglio si è unito anche il sindaco Mangialardi che ha voluto ricordarlo con un suo pensiero: «Mario D’Amico è stato un uomo di scuola innovativo e coraggioso e di quella riforma scolastica seppe essere interprete fedele ed attuatore intelligente, sensibile ed aperto sul piano sociale e pedagogico. Di lui vanno ricordati l’assoluto rigore professionale, una sicura competenza didattica e pedagogica, e la grande passione quotidiana per l’azione didattica ed educativa: l’alunno, sempre, principio e fine del fare scuola.

Intere generazioni di studenti e la città tutta devono al preside Mario D’Amico un particolare tributo di gratitudine e di riconoscenza: la sua presenza e la sua azione lasciano un segno profondo nella storia della nostra scuola media, come testimonia la media Luigi Mercantini che lui hai avviato e curato con amore per oltre vent’anni e che ancor oggi continua ad essere una bella scuola come lui l’avrebbe voluta. Un grande grazie per tutto quello che a ciascuno di noi e alla comunità tutta ha generosamente donato,in particolare quell’insegnamento e quell’esempio che sul piano umano,pedagogico e culturale ci lascia e ci consegna come preziosa testimonianza. Alla moglie Giuliana, ai figli ed ai nipoti le più vive condoglianze e affettuosa vicinanza da parte mia, di tutta l’amministrazione e della città tutta».

Dopo l’ultimo saluto al duomo di piazza Garibaldi, la salma sarà poi tumulata nel cimitero di Montignano.

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