Senigallia

Senigallia, cani abbaiano nell’area di sgambatura. I residenti: «Fate in modo che non tornino i bocconi avvelenati»

Una lettera ai padroni dei quattro zampe, che si sono allarmati e promettono che lo scritto sarebbe finito a chi di dovere. Sui social si accende il dibattito

cani, animali da affezione, amici a quattro zampe

SENIGALLIA – Alcuni abitanti della zona Saline, nei pressi dello sgambatoio dei cani, sono esasperati per i continui rumori, per l’abbaiare continuo che si ripete ogni giorno dell’anno e a diversi orari. Stamattina, lunedì 10 agosto, l’area è stata tappezzata di lettere che segnalano il problema. Ma alcune righe lasciano spazio a interpretazioni poco rassicuranti, quasi minacce velate.

«Ci siamo stancati – si legge nel testo della lettera affissa sull’area di sgambatura alle Saline di Senigallia – dell’abbaiare dei vostri cani. Ci sono alcuni padroni ignoranti e maleducati che non hanno rispetto per gli abitanti di questa zona e che non rispettano neppure le fasce orarie per il silenzio, quelle stabilite dalla legge. Non possiamo più sopportare il continuo abbaiare dalle 7 del mattino alle 23 circa della sera».

Ma il passo incriminato è il seguente: «Tempo fa ci fu qualcuno che, esasperato, mise dei bocconi avvelenati. Fate in modo che, per la maleducazione di alcuni, non debbano rimetterci tutti e che non tornino nuovamente i bocconi avvelenati o con chiodi. I 10 minuti in cui abbaia il vostro cane, per voi sono solo 10 minuti mentre per noi sono tanti 10 minuti, continui, nell’arco di tutta la giornata. Invece di osservare, ridendo, i cani mentre abbaiano, provate a richiamarli ed a farli smettere. Grazie per la collaborazione».

La lettera si chiude con l’appello alla collaborazione ma il passo precedente dove si ricordano che polpette avvelenate o con chiodi potrebbero ricomparire è per molti allarmante. E infatti molte persone hanno segnalato sui social l’accaduto e alcuni hanno sollevato la questione allertando anche i vigili urbani.

Ovviamente i commenti si sono sprecati dividendosi tra chi è a favore del contenuto della lettera, cercando di comprendere l’esigenza di tranquillità dei residenti e quanti invece hanno insultato gli autori della lettera per le frasi al limite della minaccia.

«I messaggi minatori anonimi scritti su foglietto evitiamoli – scrive Rachele – perché si passa dalla parte del torto, di qui passano anche cani di turisti che potrebbero non essere al corrente del rischio che corrono grazie a voi!! Cosa si pensa di risolvere? Se uno è “esasperato” si va a lamentare in Comune, non mette bocconi avvelenati allo sgambatoio!»

«Inaccettabile un avviso del genere – continua Loretta -! Le persone hanno perso ogni loro aspetto di umanità».

«Casa mia c’era prima della discoteca… e magari casa sua prima del parco per cani… – dichiara Sara cercando di comprendere le ragioni dei residenti – Allora cosa facciamo svendiamo e cambiamo casa noi? Siete ridicoli. Con questo ovviamente non si giustifica nessuna crudeltà verso nessuno e mai! Ma l’educazione e il rispetto per gli altri sta bene ovunque, anche per i padroni dei cani! Vivici tu con un cane che ti abbaia per ore nelle orecchie. Io ne ho sempre avuti e ne ho, bhe ti assicuro che ti stra spaccano i maroni lo stesso! Usate il cervello prima di scrivere, qualsiasi cosa… !».

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