Senigallia

Senigallia, le associazioni sportive puntano il dito contro la giunta per il progetto stadio

La Vigor parla di «dispiacere e delusione», mentre l’Us Pallavolo esprime «profonda amarezza». Il sindaco Olivetti scarica sulla società proponente: «Avrebbe dovuto presentare progetti alternativi tenendo conto del vincolo»

Il portale di accesso allo stadio Bianchelli di Senigallia, con le statue datate 1933
Il portale di accesso allo stadio Bianchelli di Senigallia, con le statue datate 1933

SENIGALLIA – Le associazioni sportive entrano nel dibattito sul project financing dell’area di via Piave che sembra ormai definitivamente sfumare. Arriva infatti dal direttivo della FC Vigor Senigallia e dal presidente dell’Usd Pallavolo Senigallia – le due società che forse maggiormente avrebbero giovato di impianti nuovi o riqualificati – la forte lamentela per quell’occasione persa di migliorare le strutture sportive di cui la città sembra un po’ disinteressarsi. 

Il tema è quello del progetto di finanza che una cooperativa di commercianti affiliati a Conad ha proposto all’amministrazione comunale per realizzare un centro commerciale con supermercato e una decina di altri negozi nell’antistadio del Bianchelli. Proposta che prevedeva anche una serie di opere pubbliche importanti: tra queste la riqualificazione dell’intero stadio centrale senigalliese con la messa a norma della curva, delle tribune e dei locali sottostanti; un nuovo palazzetto dello sport demolendo quello di via Campo Boario e ricostruendolo nel perimetro dello stadio, e altri interventi accessori sulla viabilità e sul verde. L’amministrazione comunale, che nel 2019 approvò il progetto poi passato al sì definitivo del consiglio comunale, nel frattempo è cambiata e la nuova compagine di governo ha posto l’accento sulla mancanza del giudizio da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche che ha posto il vincolo di tutela sulle statue del prof. Ceccarelli e sul portale che costituiscono l’ingresso monumentale allo stadio. Vincolo che avrebbe costretto la società proponente a rivisitare notevolmente il progetto dato che l’edificazione sugli iniziali 4900 mq non sarebbe più stata realizzabile. Da qui il passo indietro che ha creato un intenso dibattito in città. 

Dibattito in cui si inseriscono appunto le due maggiori società sportive cittadine, la FC Vigor Senigallia e l’Usd Pallavolo Senigallia: la prima avrebbe giovato dello stadio riqualificato, la seconda invece del nuovo palasport, anche se poi in realtà sarebbe stata tutta la città a trarne giovamento. Il direttivo vigorino parla di «dispiacere e delusione» per l’occasione persa dato che, come qualche anno fa, ancora oggi «sia il Bianchelli che il palazzetto di campo Boario versano purtroppo in condizioni precarie». Oggi sono oltre mille i ragazzi e le ragazze che si allenano in impianti datati, con limitazioni persino alla presenza del pubblico. Nuove strutture sarebbero una manna anche per lanciare definitivamente il turismo sportivo. Secondo l’Fc Vigor Senigallia il vincolo a statue e portale non sarebbe un ostacolo insormontabile, anzi: accusa l’amministrazione comunale di averlo reso tale, fino a far scappare via l’investitore privato che avrebbe riversato sulla città oltre una decina di milioni di euro. «Ci rattrista e ci demotiva come società sportiva vedere quanto questa amministrazione sia lontana dallo sport, come si perda tempo a cercare colpevoli per la fine di un progetto straordinario e totalmente gratuito. Tutto ciò quando invece, nell’ultimo anno e mezzo, sarebbe bastata semplicemente un po’ di buona volontà per regalare qualcosa di unico alla città di Senigallia, a costo zero per l’amministrazione stessa e quindi per i cittadini».

Anche il direttivo della US Pallavolo Senigallia, per bocca del presidente Gabriele Zazzarini, ha voluto esprimere «profonda amarezza e delusione per l’epilogo della vicenda del progetto Conad che avrebbe regalato alla città, senza un solo euro dei cittadini, un nuovo stadio e un nuovo palazzetto dello sport». «Ci lascia increduli l’atteggiamento dell’Amministrazione che, invece di risolvere un problema (ammesso che il vincolo della Soprintendenza sul monumento all’ingresso e l’obbligo di non superare la linea di demarcazione del muro fossero un problema) pianificando con Conad una soluzione alternativa al progetto iniziale, ha costretto il privato a ritirarsi. Già lo scorso anno l’Amministrazione aveva fatto trapelare (poi esplicitandola) la volontà di sacrificare la realizzazione del nuovo pala Boario. Quasi fosse un “eccesso” da evitare dotare la città di un nuovo impianto al posto di uno in degrado». Il progetto Conad, secondo Zazzarini, «andava difeso con le unghie e con i denti da chi governa» anche perché il nuovo pala Boario, che doveva sorgere dietro la curva nord dello stadio, avrebbe avuto una capienza di oltre 350 persone; sarebbe stato dotato di palestra pesi utilizzabile da tutte le società sportive senigalliesi; di una palestra aggiuntiva per riscaldamento o attività a corpo libero; di una sala stampa-multimediale e di almeno 10 spogliatoi. «Una struttura perfetta (pagata da privati) per il tanto agognato turismo sportivo».

A tal proposito, il sindaco Massimo Olivetti, già intervenuto sulla questione, ha voluto ribadire a CentroPagina.it che «non c’è alcuna lontananza dell’amministrazione dal mondo dello sport. Quello che era stato approvato nel 2020 non sarebbe potuto andare a gara. Abbiamo chiesto modifiche progettuali che tenessero conto del parere della Soprintendenza ma oggi dobbiamo prendere atto della volontà di chiudere l’iter del progetto». L’amministrazione però nel frattempo sta «cercando di reperire altre risorse in modo da procedere alla riqualificazione comunque dello stadio Bianchelli». Sulla tempistica, sulle risorse e sul tipo di intervento però non è stato ancora detto nulla. Il che lascia l’amaro in bocca a tutto il mondo sportivo senigalliese.

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