Senigallia

Senigallia: approvato tra numerose critiche il bilancio di previsione

Il Pd all’attacco sul tema tasse, Vola Senigallia ha criticato l’assetto organizzativo dopo la seconda defezione, Vivi Senigallia si è concentrata sullo sport, mentre Campanile (Amo Senigallia) fa una critica a 360 gradi su costi, ambiente, partecipazione

La giunta di Senigallia, al centro il sindaco Olivetti, durante il consiglio comunale
La giunta di Senigallia, al centro il sindaco Olivetti, durante il consiglio comunale

SENIGALLIA – Approvato il bilancio di previsione con un serrato dibattito in aula. Tasse, agevolazioni alle famiglie, lavori pubblici, piano alienazioni: tanti i temi su cui si è registrato lo scontro tra giunta e opposizione, con i consiglieri di maggioranza invece silenti e compatti sulle posizioni di sindaco e assessori.

Dal Partito Democratico, ma in maniera similare anche dagli altri gruppi di minoranza, diversi spunti. Dario Romano, capogruppo Pd, ha prospettato la possibilità di approfittare dei numerosi fondi derivanti dal Pnrr per poter alleggerire il carico fiscale che grava su famiglie e imprese. Di parere contrario il sindaco Massimo Olivetti che ha dichiarato come in questo clima di rincari di energia e materie prime è già un «ottimo risultato essere riusciti a non aumentare le tasse».

Bocciati i vari emendamenti presentati dalla minoranza, intervenuta anche sulle risorse stanziate per la promozione turistica affidata dall’Unione dei comuni “Le terre della marca senone”: solo 20mila euro i fondi che Senigallia versa, troppo pochi secondo il Pd ma “bloccati” sostiene Olivetti perché gli altri comuni dovrebbero poi versare in proporzione la propria quota e di più non riescono al momento a fare.

Dario Romano e Ludovica Giuliani (Partito Democratico) in consiglio comunale
Dario Romano e Ludovica Giuliani (Partito Democratico) in consiglio comunale

Sempre da Romano (Pd) ma anche da Stefania Pagani (Vola Senigallia) sono arrivate critiche all’assetto organizzativo della macchina comunale senigalliese, a seguito della notizia delle prossime dimissioni di un’altra posizione organizzativa relativa alla protezione civile dopo quella dei lavori pubblici tre mesi fa. Una «scelta personale» ha spiegato il primo cittadino di chi sta cercando un’altra sistemazione più vicino a casa.

Enrico Pergolesi (Diritti al futuro) e Rodolfo Piazzai (Pd) hanno sottolineato la mancanza di una visione strategica complessiva della maggioranza che si sta trincerando dietro corposi interventi pubblici foraggiati in gran parte dal Pnrr, ma «senza una logica, senza un filo conduttore che possa far capire quale direzione si sta intraprendendo». Anche a loro è arrivata la replica del sindaco: «La nostra direzione è chiara, l’abbiamo ribadito più volte, ed è quella della sicurezza. Abbiamo ereditato tante situazioni da regolarizzare, come le scuole non a norma e ci stiamo pensando noi» senza contare la riqualificazione delle strade su cui la giunta sta puntando molto. «E poi dovremo aggiornare il piano Cervellati, c’è il lungomare fermo agli anni ‘60». 

Insomma intensi lavori per la giunta Olivetti a cui è arrivata anche la critica da Gennaro Campanile, assente dal consiglio per motivi strettamente personali: il capogruppo di Amo Senigallia ha sottolineato la mancanza di lungimiranza dell’amministrazione per quanto riguarda i costi energetici, nonostante i moniti dell’opposizione con il risultato di «tre milioni in più di costi correnti annuali, rimanendo in balia degli eventi anche per i prossimi anni»; e poi la mancata possibilità di rimodulare la tassa dei rifiuti, la tassa di soggiorno che «serve a finanziare gli eventi estivi e saranno le famiglie senigalliese a farsene carico con l’aumento delle multe stradali, l’eliminazione delle agevolazioni green per le auto ibride, la mancata differenziazione del costo del parcheggio». Critico anche sull’ambiente («di transizione ecologica non c’è nulla») e sul turismo («assente l’indicazione di un piano»), mentre nessuna nuova iniziativa rispetto al centrosinistra per quanto riguarda i servizi sociali né per la partecipazione con vari organismi, consulte e associazioni mai convocate.

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