Senigallia

L’allarme: «L’utenza rischia di pagarsi oltre metà dei servizi sociali erogati dai comuni dell’Ats 8»

La percentuale del pagamento dell'utente sui servizi sociali erogati dal comune entra nel vivo delle polemiche. "Misura ingiusta", tuonano alcune famiglie

SENIGALLIA – L’accesso ai servizi sociali del Comune di Senigallia e degli altri enti locali della vallata Misa-Nevola sarà a pagamento. Lo ribadisce, amareggiato, il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che interviene sempre sui temi della salute e della sanità pubblica. Servizi sociali che saranno commisurati in base all’Isee, l’indicatore del reddito, ma la percentuale non è nota perché è in fase di studio l’impatto su famiglie e casse comunali.

È il parere che Silvano Cingolani dà dell’approvazione del regolamento unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali con nuovi criteri per la compartecipazione economica degli utenti e delle famiglie. Approvazione che ha riscosso sia il plauso della maggioranza, sia di parte della minoranza, eccezion fatta per Giorgio Sartini, nella seduta della IV Commissione del 1 dicembre 2017.

Il problema della percentuale della compartecipazione economica degli utenti ai servizi sociali che richiedono non è di poco conto: saperla prima permette agli utenti di capire se rivolgersi al servizio pubblico o privato, mentre per i comuni dell’Ambito territoriale sociale 8 significa sapere prima quante risorse potrebbero rientrare.
In particolare, all’art. 36 – assistenza domiciliare educativa disabili – la formula scaturita è questa: % a carico dell’utente = (ISEE Beneficiario – 6.524,57) / 26.098,28 * 100. Il che significa che su un reddito medio di 20mila euro, l’utente pagherebbe oltre la metà delle spese per un servizio pubblico.

«La compartecipazione ad un centro diurno, pur in presenza di un ISEE medio di 20 mila euro e una frequenza di 4 ore al giorno, passerebbe da 60 a 350 euro. E’ una misura equa per le famiglie? Il risultato ottenuto è stato quello di obbligare le famiglie che usufruiranno dei servizi sociali a cercarsi un consulente per interpretare i criteri elaborati e accedere ad un mutuo per pagarsi i servizi» conclude Cingolani.

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