Senigallia

Senigallia, il livello del fiume Misa inizia ad abbassarsi. «Tutte le attività possono riprendere»

Il livello del fiume Misa si sta abbassando. Tutte le attività possono riprendere. Lo spiega l'amministrazione. Straripamenti in alcuni punti del fiume Cesano

Il passaggio della piena del fiume Misa a Senigallia
Il passaggio della piena del fiume Misa a Senigallia

SENIGALLIA – «Il livello del fiume Misa inizia ad abbassarsi sensibilmente. La viabilità delle arterie stradali precedentemente chiuse in adozione delle misure di prevenzione è stata ripristinata. Tutte le attività possono riprendere regolarmente: gli esercizi commerciali, la Biblioteca Antonelliana, gli impianti sportivi comunali, i luoghi della cultura, l’ufficio postale, ecc. Domani le lezioni scolastiche si svolgeranno regolarmente». Queste le parole dell’amministrazione senigalliese. Che prosegue: «Il sindaco Massimo Olivetti ringrazia i cittadini per la comprensione dimostrata in questi due ultimi giorni. Un ringraziamento alle Forze di Polizia, ai VVFF, alla Croce Rossa, alla Caritas, ai Volontari e ai dipendenti comunali che hanno saputo, come sempre, affrontare le criticità con professionalità e dedizione».

Dopo una notte di apprensione e paura per la piena che sarebbe dovuta passare tra le ore 4 e le ore 6 del mattino – poi posticipata alle 9 e infine intorno alle 11. Rientrato dunque l’allarme del fiume Misa. Ma questa mattina nelle vallate dei fiumi Misa, Nevola e Cesano si erano registrati i primi straripamenti. Il picco di piena stava interessando il tratto di fiume che attraversa la città di Senigallia ma in generale tutte le amministrazioni comunali erano corse ai ripari chiudendo strade, come la sp. Arceviese o la statale Adriatica, centri commerciali e negozi.

Nel frattempo sono state chiuse le scuole, i negozi e diverse strade, per evitare alle persone di recarsi nelle zone in prossimità degli argini: chiusa la S.S.16 da Via Zanella alla rotatoria del Ciarnin (traffico deviato sulla complanare); ponte Portone, ponte Zavatti, Stradone Misa e viale Leopardi. La provinciale Arceviese è interdetta al traffico, non solo nel Comune di Senigallia: anche nell’ostrense e fino a Serra de’ Conti si registrano chiusure, mentre è ancora transitabile la provinciale Corinaldese. Chiuso infine anche il casello autostradale dell’A14, sia in entrata che in uscita.

A Trecastelli si è registrato il superamento della soglia di allerta nell’area del fiume Nevola. L’amministrazione ha invitato tutti i residenti a spostarsi ai piani alti e a chiamare in caso di necessità il COC che risponde al numero: 3318588231. A Ponte Rio, zona Castelvecchio (PU) si sono verificati invece degli straripamenti, seppure limitati dei fossi che confluiscsono sul fiume Cesano, allagando i campi circostanti.

Come ad ogni emergenza subito è scattata la macchina del volontariato: oltre ai numerosi operatori di protezione civile che stanno pattugliando il territorio, sono attivi anche i volontari della fondazione Caritas e della Croce Rossa Italiana – Comitato di Senigallia: a loro spetta la gestione del centro di accoglienza del Seminario vescovile. Già dalla serata di ieri, 22 gennaio, all’attivazione cioè della fase di allarme, sono ospitate nove persone: si tratta di residenti ai piani terra delle zone già alluvionate lo scorso settembre di via Verdi, Borgo Molino e Bettolelle.

Aggiornamento delle ore 11:50. Il decorso del fiume Misa è molto lento e stabile. Saranno necessarie almeno due ore affinchè il deflusso riesca a riportare il livello idrometrico del fiume Misa nei limiti di sicurezza. Posti sacchi di sabbia sopra alcuni tombini, soprattutto nelle vie XX Settembre, Dogana Vecchia e Perilli, per evitare che la pressione dell’acqua faccia allagare le strade; installate le paratie sul ponte Garibaldi, così come sulle vetrine di vari negozi in prossimità del fiume. Alcuni allagamenti si sono registrati comunque.

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