Senigallia

Senigallia, 63 milioni di opere pubbliche per il 2022: «Il problema è spenderli bene»

Triplicato il fondo disponibile per i lavori pubblici (annualità 2022), illustrazione delle novità in consiglio comunale dell'assessore Regine. Nodo dimissioni dell'ing. Caiterzi, resta vacante il ruolo cruciale dell'assetto voluto dalla giunta

I lavori pubblici in via Mercantini, a Senigallia
I lavori pubblici in via Mercantini, a Senigallia

SENIGALLIA – Tanti soldi per i lavori pubblici ma resta il nodo ingegneri. Sale a 63 milioni di euro il conto complessivo delle opere pubbliche inserite nel piano triennale 2022-2024 per l’annualità 2022. Una cifra record per la spiaggia di velluto che solitamente poteva fregiarsi di qualcosa come “solo” 20 milioni annui e che nel recente passato (2010) ha dovuto fare anche molti tagli alla spesa pubblica limitando gli investimenti ma anche le manutenzioni. Oggi invece, grazie soprattutto al Pnrr, lo scenario è profondamente diverso e il problema è semmai spenderli bene questi milioni e nel rispetto dei tempi vincolati. Un problema in tal senso sono le dimissioni dell’ingegnere responsabile della posizione organizzativa dell’area 10 (manutenzioni, lavori pubblici, mobilità) Stefano Caiterzi ma un bando è all’orizzonte da parte del Comune di Senigallia.

Di tutto questo si è discusso nel consiglio comunale di ieri pomeriggio, 30 novembre, dove è stato fatto il punto sulla situazione di numerosi interventi e lavori e dove si è votata la terza modifica al piano triennale delle opere pubbliche della spiaggia di velluto. Una modifica sostanziale perché grazie all’ingente iniezione di soldi pubblici – le risorse del Pnrr tanto osteggiato da una parte politica che oggi però ne gode i benefici – è stato possibile aggiungere all’elenco nuovi lavori pubblici ma anche ricalibrare i costi di quelli già approvati e finanziati. Il solo adeguamento al nuovo prezziario regionale ha portato a rivedere i costi di tutte le opere di circa il 30%. Soldi in più per poter vedere partire o ultimare le opere, anche quelle già contrattualizzate: si è evitato così che rimanessero in sospeso dati gli aumenti delle materie prime anche nel settore dell’edilizia e della cantieristica pubblica.

L’illustrazione del provvedimento in aula consiliare è stata fatta dall’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine. «Grazie al lavoro degli uffici comunali – ha spiegato – che si sono fatti trovare pronti per i vari bandi a cui il Comune ha partecipato o con nuove progettazioni realizzate nel giro di pochi giorni, siamo riusciti a vincerli tutti. Un grande lavoro che non è finito perché si tratta di spendere bene queste somme dati i tempi vincolati dai bandi: dovremo essere vigili e per questo saranno mobilitati tutti gli uffici comunali». 

L'intervento dell'assessore Nicola Regine in consiglio comunale
L’intervento dell’assessore Nicola Regine in consiglio comunale

Per quanto riguarda i nuovi interventi inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche: i lavori di consolidamento della strada statale Adriatica nord in zona Cesano – tra la rotatoria con strada della Marina e quella con strada della Bruciata, serviranno circa 685 mila euro derivanti in larga parte (mezzo milione) da entrate comunali con avanzo vincolato e 185 mila dagli oneri urbanizzazione della lottizzazione al Cesano non spesi precedentemente; su strada della Marina verrà “messa a dimora” la rotatoria che attualmente è in fase di sperimentazione: è arrivato il momento di farla divenire strutturale per aiutare la viabilità che in quel punto è particolarmente delicata data la presenza di mezzi pesanti che si immettono sulla statale provenendo dalla complanare. Per farlo però serviranno un esproprio di circa 450 metri di terreni privati e quasi 320 mila euro di investimenti.

Sul nuovo asilo nido De Amicis a Marzocca di Senigallia verranno stanziati fondi ministeriali e un contributo Pnrr per un totale di 1,42 milioni di euro; infine per quanto riguarda la ristrutturazione di via Pisacane, l’importante via che “taglia” il centro storico senigalliese attraversandolo completamente, è sicuramente un’opera attesa da anni. «È messa abbastanza male – ha spiegato in aula Regine – e con l’occasione che avremo verranno rifatte anche le fognature che in centro sono ancora miste. Eseguiremo anche un sottofondo debolmente armato per il passaggio dei mezzi pesanti. Si procederà per stralci funzionali, interessando solo un tratto di 30-40 metri per volta, in modo da non incidere sul traffico cittadino dato che è l’unica strada rimasta ad attraversare il centro». L’intervento da 650 mila euro, derivanti anche dagli oneri di urbanizzazione relativi al progetto Mulino Tarsi, è previsto per il 2023 e si inizierà dal fondo, lato Portici Ercolani, in modo tale da effettuare la maggior parte dell’intervento prima che si arrivi in zona teatro La Fenice dove potrebbero esserci stop e ritardi per la presenza di reperti archeologici. Tra gli altri interventi, sempre in tema di scuole dell’infanzia, verrà realizzato alla Cesanella un nuovo polo 0-6 anni, demolendo la vecchia scuola materna esistente, grazie a un contributo ministeriale di 3,2 milioni di euro a cui parteciperà anche il Comune con proprie risorse per 616 mila euro. 

Un grana per il Comune è arrivata con le dimissioni dell’ing. Stefano Caiterzi, responsabile della posizione organizzativa dell’area 10 (manutenzioni, lavori pubblici, mobilità): ne ha chiesto contezza il consigliere Pd Dario Romano ma alle sue parole non è arrivata alcuna risposta da parte del sindaco Massimo Olivetti. L’unica informazione è che l’amministrazione procederà subito a un nuovo bando per ricoprire quel ruolo cruciale data l’assenza dei dirigenti comunali, assetto fortemente voluto da questa giunta. Assetto che, per l’opposizione, comincia a dare segni di cedimento.

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