Senigallia

Il selciato nel centro storico di Senigallia diventa sorvegliato speciale

La Giunta vorrebbe sistemare anche altre vie oltre al corso II Giugno e piazza Roma, ma tutto dipende dal finanziamento delle frane di Roncitelli

Buche, rattoppi e sconnessioni nel selciato del centro storico a Senigallia
Buche, rattoppi e sconnessioni nel selciato del centro storico a Senigallia

SENIGALLIA – La giunta municipale ha in mente di riqualificare anche altre vie del centro storico partendo dal selciato. Non solo dunque corso II Giugno e piazza Roma, i cui lavori sono iniziati pochi giorni fa. Si tratta di un’ipotesi al vaglio della compagine di governo ma soprattutto diretta conseguenza dell’ottenimento o meno di un finanziamento. Se ci saranno le risorse si farà, altrimenti slitterà.

L’ipotesi è stata presentata dalla giunta agli operatori commerciali e ai rappresentanti delle associazioni di categoria in occasione dell’incontro sui lavori in fase di avvio lungo il principale asse del centro, corso II Giugno. Si è infatti parlato di un’eventualità che riguarderebbe altre vie della parte antica di Senigallia.

Nella lente d’ingrandimento sono finite via Fratelli Bandiera, via Pisacane, via Arsilli, via Armellini e altre. In realtà per alcune di queste non c’è nemmeno bisogno della lente dato che i problemi saltano all’occhio in maniera molto evidente. Ed è per questo che la giunta vorrebbe risistemare parecchie di queste zone, nel limite delle risorse ottenibili.

Tutto infatti dipende dal bando a cui ha partecipato la giunta senigalliese, finalizzato a ottenere un finanziamento di, al massimo, 300 mila euro per ciascuno dei due interventi sulle due frane di Roncitelli. Se la Regione sborserà tali importi, allora il Comune potrà reindirizzare le proprie risorse per riqualificare il selciato del centro storico. 

Come per l’intervento già partito lungo il corso, si tratta di migliorare il fondo sconnesso e quindi garantire il decoro del centro ma anche (forse soprattutto) per evitare che eventuali cadute dei passanti poi si trasformino in richieste di risarcimento. Già ne sono state liquidate varie, costringendo la giunta a prendere provvedimenti.

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