Senigallia

Scuole, le tre principali grane per l’amministrazione comunale di Senigallia

A breve la valutazione sulla Pieroni di Montignano che dovrà essere recuperata; alla Cesanella sarà rifatta l'infanzia di largo Michelangelo, mentre per l'ala est della Puccini si parla di demolizione

La scuola Pieroni a Montignano di Senigallia
La scuola Pieroni a Montignano di Senigallia

SENIGALLIA – A due settimane dall’avvio dell’anno scolastico 2021/22, sono ancora in corso alcune valutazioni circa lo stato di salute delle scuole cittadine. Valutazioni che partono da segnalazioni di criticità su cui l’amministrazione comunale Olivetti sta lavorando fin dal suo insediamento.

Tra le grane principali, una è quella aggravatasi pochi giorni prima della campanella: si è accentuata infatti una problematica relativa ad alcune crepe già presenti nell’edificio Pieroni di Montignano, che ospita sia le classi della primaria che le sezioni della scuola dell’infanzia. Il rapido peggioramento delle fessure ha costretto a riorganizzare i servizi scolastici e a trasferire gli alunni redistribuendoli nei plessi di Marzocca. 
«Abbiamo affidato a un professionista il compito di redigere una nuova valutazione sulla vulnerabilità sismica della scuola di Montignano – ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti – che probabilmente non sarà pronta prima di fine anno». Nei prossimi giorni, si ipotizza il 4 ottobre, ci sarà il sopralluogo tecnico ma solo verso dicembre sarà possibile conoscere il da farsi. Se si dovessero programmare dei lavori è chiaro che i tempi di un rientro alla Pieroni si allungherebbero a oltre il 2022. La giunta ha già chiarito che il recupero della scuola di Montignano è previsto nel 2023 con un impegno di spesa per 3,85 milioni di euro, approvato nell’aprile scorso. «Importante sarà a questo punto intercettare risorse sovracomunali» ha detto il primo cittadino, che a questo punto non sembra intenzionato a procedere verso il plesso unico Marzocca-Montignano come ipotizzato dalla precedente giunta.

La scuola dell'infanzia alla Cesanella di Senigallia, con i percorsi separati per le varie sezioni
La scuola dell’infanzia alla Cesanella di Senigallia

Altro nodo dell’edilizia scolastica senigalliese è quello relativo alla scuola dell’infanzia di largo Michelangelo, alla Cesanella. «In questo caso c’è già un progetto della precedente amministrazione che ha permesso di ottenere un importante finanziamento ministeriale» spiega ancora il primo cittadino. Complessivamente arriveranno 2,95 milioni di euro, mentre il Comune accenderà un mutuo per ulteriori 575 mila euro. Nel plesso nascerà un importante polo educativo per la fascia 0-6 anni, ma l’intervento potrà iniziare solo a partire dal 2022: manca ancora la progettazione esecutiva.

Le due palazzine della scuola primaria Puccini di Senigallia: quella a destra verrà demolita
Le due palazzine della scuola primaria Puccini di Senigallia: quella a destra verrà demolita

Capitolo a parte merita la scuola primaria Mario Puccini di Senigallia, zona Vivere Verde. Uno dei due palazzi che compongono la scuola è stato ristrutturato nel 2017; rimane da sistemare la palazzina est, quella verso la statale Adriatica, attualmente chiusa. Da anni si parla di demolizione a causa delle importanti criticità dello stabile che rendono più difficoltoso e costoso metterlo a norma che demolirlo. La sua demolizione potrebbe però lasciare il posto a un progetto su cui le varie amministrazioni ragionano da tempo, quello di realizzare un nuovo polo per l’istituto comprensivo Senigallia nord-Giacomelli, che contempli anche lo spostamento della secondaria di primo grado Luigi Mercantini: la scuola è ospitata nei locali della Curia in via Cellini e il Comune da decenni paga un affitto oneroso di oltre 100 mila euro l’anno. «Vorremmo ipotizzare un suo trasferimento ma al momento non esiste né un piano, né tantomeno un progetto concreto» ammette il sindaco.
Altro trasferimento è quello dell’istituto Marchetti da via dei Gerani alla cittadella sportiva delle Saline: progetto già finanziato, aveva affermato l’ex sindaco Mangialardi, ma di cui ancora non si conosce la tempistica di realizzazione.

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