Senigallia

Tribunale del Malato: «Situazione scandalosa al laboratorio analisi di Senigallia»

Caos nell'accesso e problemi organizzativi all'interno a causa della carenza di personale. Il coordinatore del TdM Umberto Solazzi: «Serve chiarezza sul futuro dell'ospedale: cosa vogliono farne?»

Fila in attesa di entrare al laboratorio analisi dell'ospedale di Senigallia, foto del febbraio 2021
Fila in attesa di entrare al laboratorio analisi dell'ospedale di Senigallia, foto del febbraio 2021

SENIGALLIA – Laboratorio analisi nel caos. Lo segnala il coordinatore del Tribunale del Malato “C.Urbani” di Senigallia, dopo l’ennesima giornata di disagi per l’utenza e per i pochi lavoratori rimasti. Da diversi giorni ormai arrivano al Tribunale del Malato telefonate su telefonate di persone che vogliono segnalare i disagi riscontrati nell’accesso al servizio sanitario pubblico. «Non si può nemmeno parlare di situazione vergognosa – tuona Umberto Solazzi – L’unica parola che mi viene in mente a questo punto è scandalosa».

«Proprio ieri mattina, 21 luglio, ho accompagnato una persona a fare delle analisi: alle 8:30 c’erano già oltre venti utenti in attesa all’esterno e una decina circa all’interno. Nonostante le prenotazioni, non venivano chiamati i numeri e nessuno dava spiegazioni sul perché: le persone in attesa che si vedevano passare avanti altri utenti si erano innervosite per la situazione. Una volta entrati, poi, abbiamo riscontrato altri problemi organizzativi – racconta il coordinatore del Tribunale del Malato – così come abbiamo saputo che è fermo un macchinario per esaminare cento tamponi in un’ora: non viene utilizzato perché mancano gli operatori per gestirlo».

La causa di tutte le problematiche che stanno da tempo sorgendo al laboratorio analisi dell’ospedale di Senigallia è la carenza di personale. Prima si effettuavano 150/200 prestazioni al giorno, oggi si arriva a 50. Quasi tutti i giorni c’è una sola cassa su tre attiva per le prenotazioni; gli operatori sono rimasti in due dopo che tre colleghi sono passati a Torrette dove hanno trovato un incarico a tempo indeterminato. «Questi operatori, medici e infermieri si impegnano davvero tanto, tutti i giorni, in una situazione di continuo stress, ma sono troppo pochi e i disagi aumentano sia per loro che per l’utenza» spiega ancora Solazzi che lancia una proposta provocatoria: «Perché l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini non viene al laboratorio analisi di Senigallia a prenotare e fare gli esami, così vede come funziona il servizio di sanità pubblica?». 

Sulla questione, ormai non nuova, relativa all’idoneità della struttura adibita a laboratorio analisi, il responsabile del Tribunale del Malato chiede ai vertici del presidio ospedaliero se corrisponda al vero che i locali non sarebbero a norma e che questo sia stato riscontrato anche dai Nas durante un controllo nelle settimane scorse. «Se venisse confermato, chi se ne dovrebbe far carico? – domanda Solazzi – L’Asur o il proprietario dell’edificio, la Fondazione Città di Senigallia?». Date queste voci sempre più insistenti, dal Tribunale del Malato arriva anche un’ipotesi: «Non è meglio allora trasferire il laboratorio analisi all’interno dell’ospedale, per esempio al primo piano del vecchio monoblocco e spostare l’oculistica, ormai ridotta a un ambulatorio, al sesto piano non utilizzato? Così si ridurrebbero anche i disagi del personale». 

Un’ipotesi che però deve fare i conti con la tanto attesa riqualificazione dell’ospedale senigalliese. Dopo le molteplici segnalazioni di disservizi riscontrati dalla cittadinanza e le conseguenti polemiche, il TdM chiede a gran voce chiarezza sul futuro del nosocomio della spiaggia di velluto. «Se non vogliono investire sul personale, sulle strutture e sull’organizzazione di questo ospedale, allora dicano chiaramente cosa intendono fare. Pian piano lo stanno spogliando di macchinari, personale e servizi: vogliono trasformarlo in un ambulatorio o, peggio, chiuderlo? A queste condizioni, c’è solo da dire: scandoloso».

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