Senigallia

Sanità pubblica, Pd Senigallia ancora all’attacco della giunta regionale

I dem accusano il governo Acquaroli di non rispettare le promesse fatte agli elettori mentre il personale sanitario «nonostante gli sforzi, non riesce più a far fronte alle richieste di salute dei cittadini»

Sanità pubblica, pronto soccorso, terapia intensiva, ospedale di Senigallia
L'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Il Partito democratico torna all’attacco della giunta regionale. Il governo Acquaroli sarebbe colpevole, secondo i dem senigalliesi, di non rispettare le promesse elettorali sulla sanità pubblica neppure di fronte a una situazione di grande difficoltà in cui si trova il personale medico e paramedico che, «nonostante gli sforzi, non riesce più a far fronte alle richieste di salute dei cittadini».

«Il nostro ospedale, soprattutto in alcuni reparti, sta vivendo una situazione di precarietà sanata dalla buona volontà e dal grande sacrificio degli operatori sanitari, ormai stanchi e provati da massacranti e frequenti turni di lavoro» spiegano i dem di Senigallia.

Il Pd Senigallia si guarda intorno per quanto riguarda i presidi della sanità pubblica: vede nel nosocomio di Fabriano essere stati nominati in questi giorni tre primari ospedalieri per ortopedia, odontostomatologia e anestesia-rianimazione, mentre negli ospedali di Pesaro e Ancona, dove si registrano carenze, si sta procedendo all’assunzione di medici specializzandi per fare fronte all’emergenza.

«A Senigallia, invece, da mesi attendiamo i concorsi per la sostituzione dei direttori dei reparti di ortopedia, chirurgia e gastroenterologia, nonché la nomina dei responsabili di otorinolaringoiatria, oculistica, fisiatria e radiologia. I medici, pur essendo in numero minore in tutti i reparti, debbono espletare ordini di servizio per coprire i turni della covideria. Perfino il pronto soccorso e l’obi si trovano in condizioni di estrema criticità, con sette medici in meno; in chirurgia vengono eseguiti solo gli interventi chirurgici urgenti mentre gli esami diagnostici, come le visite specialistiche, hanno tempi di attesa sempre più lunghi», che costringono i cittadini a rivolgersi non alla sanità pubblica ma a quella privata.

«Siamo tutti marchigiani e facciamo tutti parte della stessa regione – affondano i democratici di Senigalia che affermano senza mezzi toni -: non possiamo più tollerare questa incresciosa situazione che considera l’ospedale di Senigallia una struttura di serie B, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. La Giunta regionale, dopo le tante promesse fatte in campagna elettorale, dovrebbe iniziare a dare le risposte che i senigalliesi si attendono».

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