Senigallia

Senigallia, rotatoria di via Cellini: critiche da tutti i lati

Appena ultimata, la struttura già presenta notevoli disagi nell'essere percorsa soprattutto dai mezzi pesanti per via della pendenza ma anche dai mezzi a due ruote in caso di pioggia. Una mamma denuncia: «C'è scarsa visibilità all'uscita dalla curva»

L'autobus in difficoltà alla rotatoria di via Cellini
L'autobus in difficoltà alla rotatoria di via Cellini, foto tratta da "Sei di Senigallia se..."

SENIGALLIA – Dai cittadini che si esprimono sui social e dagli esponenti politici che parlano pubblicamente, sono molteplici le critiche alla rotatoria di via Cellini, appena ultimata. La rotonda dovrebbe favorire l’immissione da via Monteverdi sulla trafficatissima via Cellini, ma l’episodio dell’autobus incastrato per i ristretti spazi di manovra ha riacceso le polemiche che circolavano da giorni.

Al centro della questione c’è la pendenza della rotatoria, per via del dislivello tra le due strade. Prima, quando c’era l’incrocio regolato da uno stop, spesso le auto da via Monteverdi sostavano parecchio prima di potersi immettere su via Cellini, la strada che collega il centro cittadino con la zona nord della città; soprattutto negli orari di punta e all’ingresso/uscita dalla scuola Mercantini. 

La soluzione però ha dato luogo a delle difficoltà per quanto riguarda i mezzi pesanti, ma non solo, che in molti immaginavano si sarebbero registrate. Franco scrive: «Abito vicino a via Cellini dove è stata realizzata la rotatoria pendente. La notizia che un autobus non è riuscito a percorrerla agevolmente (rimanendo incastrato) era scontata». Sui social qualcuno l’ha ribattezzata la “giostra del tagadà” riferendosi alle scivolate e alle cadute che si potrebbero verificare con la pioggia. Ma c’è di più.

Lucia aggiunge: «Ci passo un paio di volte al giorno e nel momento in cui risalgo la salitina per andare verso nord (una volta imboccata la rotatoria bisogna percorrere un tratto in salite e di semicurva, Ndr) mi immagino un bambino dietro l’angolo, impossibile da vedere. Bisogna dare un pò di gas per superarla ma contemporaneamente bisogna fermarsi per supplire alla scarsa visibilità. Serviranno più vigili di quelli utilizzati fino ad ora e in più con molti più rischi. Da automobilista, mi sento potenzialmente pericolosa; da mamma di una studentessa della scuola, abbastanza preoccupata. Spero di vedere sviluppi positivi».

Sviluppi che potrebbero essere quelli di una revisione del piano viario dell’area, con un allungamento nord-sud della rotatoria in modo da rallentare chi transita in via Cellini, senza causare disagi a chi proviene da via Monteverdi o a chiunque non si avvicini alla zona in macchina.

Qualche giorno fa Paolo Battisti, ex consigliere comunale, aveva sostenuto: «È brutta, insignificante, non ha nessun senso, non snellisce il traffico e non era quello un punto in cui una rotatoria si rendeva indispensabile. È fatta male perché non c’era spazio per farla con tutti i crismi. È estremamente pericolosa per chi viene dall’ospedale e imbocca via Cellini, soprattutto per i ciclisti e scooteristi. Una rotatoria in discesa con un stile modello “tornante” di montagna. Solo per professionisti».

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