Senigallia

Dal Rotaract l’ultimo gesto per l’ospedale di Senigallia: donati cinque pc

Oltre ad aver raccolto decine di migliaia di euro per l'acquisto di presidi medico sanitari, i giovani del service senigalliese hanno consegnato al personale anche dispositivi informatici. E un altro progetto è già in cantiere

Dal Rotaract l'ultimo gesto per l'ospedale di Senigallia: donati cinque pc
Dal Rotaract l'ultimo gesto per l'ospedale di Senigallia: donati cinque pc

SENIGALLIA – Ancora donazioni all’ospedale cittadino. Alcuni giorni fa, il 5 febbraio scorso, Rotaract e Rotary club hanno consegnato cinque notebook al personale ospedaliero senigalliese, ultimo atto di una raccolta fondi iniziata l’anno scorso in piena pandemia da covid.

Da un semplice obiettivo di raccogliere cinque mila euro, i giovani del sodalizio cittadino sono riusciti a racimolare ben 53 mila euro, risorse preziose con cui sono state acquistate attrezzature medico sanitarie, ma anche guanti, camici, mascherine. Inoltre le risorse sono state utilizzate anche per ritinteggiare le “coviderie”,  aree dell’ospedale adibite ai reparti covid. 

«In questi mesi abbiamo riscontrato una popolazione consapevole e capace di rispondere con amore e dedizione ad un’emergenza che ha colpito tutti»: con queste parole la presidente del Rotaract a.r. 2020/21, Domitilla Giuliani, ha espresso la sua felicità per la partecipazione dei cittadini, ricordando che «uno dei principali obiettivi del Rotaract è la comprensione delle esigenze del territorio in cui viviamo».

Anche il past president del Rotaract Senigallia Luigi Verdini – coordinatore di progetto durante il suo anno di presidenza 2019/20 – ha voluto sottolineare il grande riscontro ottenuto dalla raccolta fondi: «Siamo riusciti ad apportare un grande sostegno a favore di tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che si sono adoperati e che tuttora combattono con questa gravosa pandemia». 

Anche se spesso la tecnologia viene vista come un mezzo che ci allontana dalla realtà, l’esperienza del coronavirus ci ha imposto un incremento delle attività online, spingendoci a riconsiderare gli aspetti positivi del mondo digitale.

Tra i progetti che i club stanno portando avanti, ce n’è un altro che ha a che fare con la tecnologia e l’informatica: è il Service Reboot, l’impegno cioè a raccogliere nel territorio delle quattro regioni del distretto 2090 (Abruzzo, Marche, Molise e Umbria) i PC usati, per poterli ricondizionare e poi donare a chi ne ha più bisogno.

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