Senigallia

Ristori alluvione: nuove risorse al Comune, ai cittadini e alle imprese di Ostra

Partita da Ostra la seconda fase di erogazione dei contributi a coloro che hanno subito i danni più ingenti a seguito del disastro del 15 settembre 2022

Pianello di Ostra, una delle aree più duramente colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022
Pianello di Ostra, una delle aree più duramente colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022

OSTRA – E’ partita da Ostra la seconda fase di erogazione dei ristori per i privati, cittadini e imprese, che hanno subito danni a seguito dell’alluvione del settembre 2022. Il primo decreto di pagamento emesso è relativo proprio ad alcune richieste provenienti dal paese dell’entroterra senigalliese, tra i più colpiti dal disastro alluvionale: riguarda istanze istruite ad oggi dal Comune e verificate dalla struttura commissariale, per un importo di poco superiore ai 400 mila euro.

E’ questa l’ultima novità in tema di ristori dopo la calamità che ha fatto balzare le vallate Misa, Nevola e Cesano agli onori della cronaca di un anno e mezzo fa. Ancora oggi sono in fase di erogazione i contributi per coloro che hanno subito i danni più ingenti. E sono ancora aperte le istanze per farne richiesta, come sottolineato dal presidente della Regione Marche nonché commissario all’emergenza Francesco Acquaroli e dal vice commissario Stefano Babini.

La procedura prevede infatti che siano i Comuni a completare l’istruttoria di propria competenza, a fronte delle richieste presentate dai privati, e che, dopo le opportune verifiche, la struttura commissariale eroghi le somme agli stessi Comuni che provvederanno a liquidare le somme a cittadini ed imprese. I prossimi decreti dunque seguiranno non appena i Comuni completeranno l’istruttoria delle istanze di propria competenza, precisando che potrà essere effettuata anche per stralci e non necessariamente in unica soluzione per tutte le richieste pervenute.

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (a destra) e il vice commissario Stefano Babini

Anche perché – e questo è un dato di fatto già segnalato da molti sindaci alla struttura commissariale – il personale degli uffici comunali difficilmente riesce, in quanto limitato nel numero di impiegati, a fare fronte alla mole di lavoro che segue la richiesta di risarcimento danni. Proprio per tali motivi, e per alcune richieste di approfondimenti nell’applicazione dell’ordinanza, si era reso necessario prorogare la scadenza del termine delle domande di ristoro. Tuttavia, poiché molti cittadini ed imprese avevano completato in anticipo le richieste, la Regione ha ritenuto di procedere al pagamento dei ristori per le istanze presentate ed istruite, avendo accantonato le somme, che derivano dai 400 milioni stanziati dal Governo nazionale.

Si tratta dunque di ulteriori risorse oltre ai famosi 5 e 20 mila euro che erano già stati elargiti a famiglie e imprese circa un anno fa, nel primo periodo ancora contrassegnato dall’emergenza. Queste somme, in base a quanto riportato nell’istanza di risarcimento, renderanno possibile quindi la sistemazione degli immobili alluvionati, risolvendo i problemi di liquidità – sottolinea Babini – segnalati da molti cittadini e imprenditori che non erano in grado di anticipare le somme e quindi di rialzarsi.

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