Senigallia

Via libera a ripascimenti e manutenzioni: la spiaggia di velluto può farsi bella

Con il decreto del presidente del consiglio Conte e quello del presidente della regione Marche Ceriscioli, arriva il disco verde ai lavori sull'arenile di Senigallia, per preparasi all'estate inedita che verrà

La separazione dei materiali depositati sulla spiaggia di Senigallia
La separazione dei materiali depositati sulla spiaggia di Senigallia

SENIGALLIA – La spiaggia di velluto potrà farsi bella in vista di una stagione estiva decisamente particolare che, se ci sarà, partirà probabilmente in ritardo e con il freno a mano tirato, per colpa del Coronavirus. Con il decreto del presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli (n.99/2020) è finalmente arrivato il disco verde anche nelle Marche a una serie di attività, tra cui quella degli stabilimenti balneari e quella dei Comuni per i ripascimenti.

Non è l’apertura vera e propria, che in tanti stanno attendendo, segnale di un ripristino della normalità ancora molto lontana; si tratta della possibilità di fare dei lavori – per lo più manutenzione – ed evitare che tutta la stagione vada perduta. Insomma “sì” ai preparativi per l’estate, anche se ancora non si sa né quando né se si aprirà.

Il provvedimento di oggi, 16 aprile, recante “Emergenza rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili da COVID-19. Atto di indirizzo, chiarimenti e disposizioni attuative nel territorio della Regione Marche”, si basa sul decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile scorso, con cui si introducono alcune misure finalizzate a una graduale riapertura delle attività sul territorio nazionale, pur confermando il distanziamento sociale quale misura imprescindibile per evitare la propagazione del contagio. Tra queste vi sono la silvicoltura ed utilizzo attività forestali, l’ingegneria civile, la cura e manutenzione del paesaggio.

E proprio da qui parte l’atto di Ceriscioli che tutti gli operatori balneari attendevano da settimane, la possibilità cioè di accedere alle proprie concessioni. “La vocazione turistica della regione Marche – si legge nel decreto regionale – comporta la necessità di approntare da subito l’avvio di attività che, nel quadro normativo vigente e nel rispetto delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, garantiscano la ripresa della operatività del tessuto produttivo di settori che, altrimenti, sarebbero inattivi per tutta l’annualità 2020″.

«Dalla Regione Marche sono arrivate diverse iniziative che dimostrano la vicinanza alle imprese del territorio – spiega Giacomo Bramucci, presidente Confcommercio Marche Centrali, nonché imprenditore di Senigallia – tra cui l’accesso alla liquidità e ai confidi. Oggi è stata decretata la possibilità per alcune attività di aprire per poter effettuare dei lavori: è un fatto assolutamente non scontato, basti vedere che non tutte le Regioni hanno intrapreso lo stesso provvedimento; anzi, qui si è stati anche celeri».

Cosa potranno fare i bagnini di Senigallia? Già con il decreto del presidente del consiglio Conte si possono svolgere attività di vigilanza, conservative e di manutenzione delle concessioni, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione, spedizione e ricezione di beni e forniture. Con questo nuovo decreto della Marche sono autorizzate “le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l’apertura degli stabilimenti balneari oltre che di piccoli chioschi già autorizzati e pertanto senza esecuzione di modifiche o nuove opere purché le stesse siano svolte all’interno della concessione demaniale marittima senza interferire con spazi pubblici e con l’area di cantiere segnalata e recintata per impedire l’accesso ad estranei”.
Insomma, interventi di norma eseguiti all’aperto oppure in presenza di poche unità di personale – per lo più artigiani o piccole aziende – o anche direttamente dei concessionari. Attività che, soprattutto, non richiedono particolari allestimenti di cantiere e quindi escluse dalle attività “industriali”.

Ma c’è di più. Sono autorizzati anche i ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge con mezzi meccanici, il che significa che davvero è stato dato il via ai preparativi per l’estate. Siamo di fronte a una graduale riapertura delle attività? Sì, ed è solo il primo passo. Siamo di fronte al ritorno alla normalità? No, è solo il primo passo. Tanti altri ne dovranno essere fatti di qui ai prossimi mesi.

La conferma arriva anche dall’assessore alla manutenzione del litorale e vicesindaco Maurizio Memè: «In realtà una prima pulizia noi l’abbiamo già fatta, perché era permessa dal precedente dpcm. Ora possiamo fare di più, con la movimentazione di sabbia e ghiaia per la sistemazione dell’arenile. Abbiamo un calendario dei lavori: entro giovedì 23 inizieremo con la pulizia delle concessioni, d’accordo con i bagnini. Nei giorni successivi procederemo poi con il livellamento della spiaggia. Dovremo valutare anche la riprogrammazione dei lavori per quanto riguarda il verde pubblico: tutte le manutenzioni sospese per l’emergenza dovranno ripartire in base sempre a un calendario che però dobbiamo ancora predisporre, prestando la massima attenzione ovviamente alle questioni relative alla sicurezza dei lavoratori».

Altro passo avanti, sbloccato dal decreto, è la ripartenza dei cantieri per la messa in sicurezza o il ripristino di situazioni a rischio ideogeologico. «Vi sono questioni che non possono aspettare», conclude fiducioso Memè. A Senigallia, come in tutta la vallata del Misa e Nevola.

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