Senigallia

Raccolta firme per vietare i banchetti

L'iniziativa di Rifondazione Comunista per vietare a Senigallia piazze ed altri luoghi pubblici ad associazioni e partiti che fanno esibizione e propaganda al razzismo, alla xenofobia e al fascismo

scontri

SENIGALLIA – Due settimane fa, un cordone di Polizia e Carabinieri aveva evitato lo scontro tra gli attivisti, scesi in piazza per manifestare contro la presenza di un banchetto organizzato da casa pound e gli appartenenti all’associazione. Centro storico blindato per l’intero pomeriggio, per garantire la sicurezza dei presenti. Ora, a tornare sull’accaduto è Rifondazione Comunista.

L’intervento
«L’ennesima lugubre farsa fascista che ha, poche settimane fa, oltraggiato Senigallia con la manifestazione di “Casa Pound “ in piazza Roma ci induce ad una riflessione e ad una proposta – scrive Rifondazione -. La riflessione è amara. Una città con lunghe e consolidate tradizioni democratiche e popolari, amministrazioni che vantano nello statuto i valori alti della Costituzione e dell’antifascismo non può tollerare il vilipendio di questi valori e l’esibizione di simboli e slogan razzisti e fascisti nelle sue piazze. Invece la giunta Mangialardi si è nascosta dietro un paravento fatto di burocrazia e ipocrisia e la città non ha risposto come ci si sarebbe augurati. Un centinaio di persone e la loro generosità non bastano  e segnalano la distanza tra i proclami e l’impegno di tante associazioni. Ecco perciò una proposta che prende le mosse dalle iniziative messe in campo dal sindaco di Napoli De Magistris e che anche nella nostra provincia hanno cominciato a realizzarsi. Si tratta di delibere che, ricordando lo spirito e la lettera della nostra Costituzione, determinano il divieto a concedere piazze ed altri luoghi pubblici ad associazioni e partiti che fanno esibizione e propaganda al razzismo, alla xenofobia e al fascismo. Un atto come questo potrebbe già farlo il consiglio comunale ma non nutriamo molte speranze se anche in occasione della manifestazione di Casa Pound gli assessori e i consiglieri “de sinistra” hanno fatto “bubu” al presidio antifascista e si sono affrettati  a “ridimensionare” il significato della loro presenza. Avanziamo quindi la proposta di delibera popolare da sottoporre alla firma delle cittadine e dei cittadini. Invitiamo sin d’ora singole persone e associazioni, che condividano questa iniziativa, a promuoverla assieme a noi.Sappiamo che l’antifascismo si pratica ogni giorno, ma vogliamo che si pratichi ovunque e le “istituzioni” ne debbono essere coinvolte».

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