Senigallia

Il ricordo di Mario Giacomelli nella Giornata Mondiale della Fotografia

Artista di fama mondiale, Giacomelli ha creato un suo linguaggio fotografico, senza smettere mai di sperimentare, fino alla sua morte nel 2000. Nella sua città, Senigallia, si trova l’Archivio Mario Giacomelli che custodisce l’opera del grande fotografo

Mario Giacomelli
L'artista Mario Giacomelli in una foto di Giovanna Calvenzi (© The Mario Giacomelli Archive)

Oggi, 19 agosto, si celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, istituita nella data in cui è nato il dagherrotipo, il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini (19 agosto 1837).

Per l’occasione, il Social Media Team della Fondazione Marche Cultura – via social nella pagina “Tesori delle Marche”, rende omaggio a uno dei più importanti maestri della Fotografia del XX secolo, Mario Giacomelli, nato a Senigallia nel 1925. “Artista di fama mondiale – così ricorda il Social Media Team – Giacomelli ha creato un suo proprio originale linguaggio fotografico e non ha mai smesso di sperimentare, fino alla sua morte nel 2000. Nella sua città, Senigallia, si trova l’Archivio Mario Giacomelli che custodisce l’opera del grande fotografo, una risorsa preziosa per curatori e istituzioni artistiche pubbliche e private”.

E si parlerà di fotografia e della sua storia stasera proprio a Senigallia, dalle 20 alle 21, a Palazzo del Duca. Nelle sedi museali della città natale di Giacomelli, continuano le grandi mostre dedicate alla fotografia. Fino al 2 ottobre sarà possibile visitare la mostra “The Place of the Upside Down” di Roger Ballen al Palazzo del Duca, dove è esposta anche la collezione permanente dedicata a Mario Giacomelli. Mentre a Palazzetto Baviera, dove è possibile ammirare le splendide Sale degli Stucchi cinquecenteschi di Federico Brandani, è ospitata anche la mostra ICONS di Elliot Erwitt, realizzata dal Summer Jamboree.

Da non perdere questa estate, a Morro D’alba, una visita al Museo Utensilia, dove oltre la collezione di strumenti della civiltà contadina si fanno notare le opere di Mario Giacomelli che illustrano le antiche tradizioni e i lavori agricoli del territorio, per approfondire il legame tra l’uomo e la terra che caratterizzava la mezzadria. 

Alcuni scatti di Mario Giacomelli sono ancora per qualche giorno – fino al 28 agosto – in esposizione alla Fondazione Mast di Bologna, nell’ambito della mostra “The Mast Collection – Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia”; per la prima volta nella sede della Fondazione in via Speranza 42 scorrono le opere di un’ampia selezione di un ricco e colto patrimonio fotografico che consta di oltre 500 immagini tra foto, album e video di ben 200 grandi autori italiani, internazionali e artisti anonimi. Nell’ampio percorso si riconoscono tanti altri nomi di spicco della fotografia, tra cui Paola Agosti, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri Walker Evans, André Kertesz, Mimmo Jodice, Dorothea Lange, Nino Migliori, Ugo Mulas, Carlo Valsecchi e Edward Weston.

Un ricordo dell’artista di Senigallia ci sarà anche a Trieste, nell’ambito della nona edizione di “Fotografia Zeropixel”, tra gli appuntamenti più atteso dagli amanti della fotografia analogica. Dal 17 al 27 novembre sarà possibile partecipare ad incontri, eventi collaterali, laboratori dedicati alla fotografia chimica e visitare l’esposizione allestita nella Sala Veruda del Palazzo Costanzi. Tra le opere in mostra dei Maestri della fotografia analogica, ci saranno le firme di Gabriele Basilico, David Byrne, Francesco Cito, Maurizio Galimberti, Guido Guidi, Ugo Mulas e Mario Giacomelli.

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