Senigallia

A Senigallia riaprono bar e attività commerciali, ma c’è poco ottimismo

Primi clienti dopo settimane di chiusura: in generale c’è voglia di riprendere la normale attività, anche se c’è ancora un po’ di incertezza e le difficoltà non mancano. Da martedì 19 via ai mercati cittadini

Giovanni Di Stanislao
Giovanni Di Stanislao

SENIGALLIA – Non c’è l’afflusso di persone tipico di un weekend ma nel primo giorno di riapertura c’è un deciso movimento di clienti, soprattutto nei bar e parrucchieri. Più calma la situazione nei negozi e in altre attività commerciali, complice sia la data lavorativa che il clima piovoso. Insomma non il miglior “primo” giorno che ci si poteva aspettare dopo mesi di chiusura, ma è comunque un inizio che in tanti attendevano.

«Avevamo pensato se fosse il caso di tenere ancora chiuso date le condizioni che si stavano prospettando – spiega Giovanni Di Stanislao (FOTO in alto), contitolare assieme ad Alessio Tarsi del Saffi Caffè in centro storico a Senigallia – poi dopo il decreto di venerdì (15 maggio, ndr) abbiamo optato per riaprire, anche perché tanti clienti ce lo chiedevano. Ci siamo affidati a uno studio per capire meglio cosa avrebbero comportato per le attività commerciali e per gli utenti le misure di sicurezza: ora abbiamo disposto i gel igienizzanti e distanziato i tavoli sia all’interno che all’esterno in modo che ognuno, stando seduto, sia ad almeno un metro dagli altri clienti». Tra dentro e fuori sono stati persi oltre 50 posti.

I tavoli all'esterno del Saffi Caffè di Senigallia
I tavoli all’esterno del Saffi Caffè di Senigallia

Guanti e mascherine per sé e tutti i collaboratori, Di Stanislao è soddisfatto del comportamento di chi entra nel bar: «È meno confuso del previsto – commenta – non spostano sedie o tavoli come avveniva prima. C’è più attenzione, più consapevolezza e, almeno per il momento, non si sono verificati assembramenti».

Un cartello sulla distanza di un metro da osservare all'interno delle attività commerciali
Un cartello sulla distanza di un metro da osservare all’interno delle attività commerciali

Ma c’è anche chi l’attività del bar non l’ha ancora ripristinata, come nel caso de L’arte del Pane: «Stiamo aspettando informazioni e chiarimenti – spiega Laura Schiaroli, dipendente del locale in via Sanzio – perché ancora c’è un po’ di confusione, soprattutto sui tempi di consumo dei prodotti, sullo stazionamento al bancone, sull’igienizzazione. Per il momento facciamo un po’ di attività di take away, poi a breve riapriremo completamente».

Simone Tognetti, Mbc Senigallia
Simone Tognetti, Mbc Senigallia

Il lunedì mattina non è solitamente il momento di maggior afflusso nei negozi di abbigliamento e in altre attività commerciali; nonostante la chiusura per settimane, anche questo lunedì 18 maggio non sembra fare eccezione. «Noi stamattina ne abbiamo approfittato per organizzarci con un incontro di formazione con i dipendenti – spiega Simone Tognetti, titolare di Mbc Senigallia lungo corso II Giugno – e parlare dei protocolli da adottare. Abbiamo messo gel igienizzante e guanti all’ingresso dei tre locali, nei due più piccoli abbiamo posizionato lo schermo di fronte alla cassa e al personale misureremo la temperatura ogni giorno con il termoscanner. Sappiamo che dovremo sanificare lo spogliatoio e i camerini, usiamo anche il vapore a 100 gradi per i vestiti, puntiamo alla massima sicurezza sia per noi che per i clienti». 

Simone Tognetti
Simone Tognetti

Nonostante oggi ci sia più serenità rispetto a qualche giorno fa – vuoi per i numeri di contagi e decessi in costante discesa, vuoi perché ci si sta abituando a queste regole – tra le attività commerciali ancora si fa fatica a essere ottimisti. «Non ci preoccupano i protocolli, sembrano abbastanza semplici – confessa Tognetti – anche se abbiamo dovuto acquistare almeno 500 euro di materiali per la sicurezza degli utenti ancora prima di riaprire; i problemi sono ad esempio il mutuo per poter tenere aperta l’attività e il fatto che nessuno dei dipendenti abbia ancora ricevuto nulla della cassa integrazione». Difficile è anche la situazione che si intravede per il prossimo autunno-inverno, quando potrebbe esserci una seconda ondata di contagi: potrebbe essere il caso di giocare d’anticipo. «Stiamo valutando di ridurre gli ordini per la prossima stagione – conclude – speriamo solo che la gente torni a comprare nei negozi e meno su internet, per sostenere le attività commerciali locali. Abbiamo fatto promozione a questo scopo e lanciato offerte, ma non essendo l’abbigliamento un bene di prima necessità, non possiamo ancora dirci ottimisti.

A Senigallia, a partire da martedì 19 maggio, ripartono anche i mercati cittadini. Il primo a riaprire sarà quello di piazza Simoncelli, appunto da martedì 19, poi da mercoledì toccherà mano a mano a tutti gli altri. Tra i provvedimenti intrapresi dal Comune di Senigallia c’è quello a carico di tutti i commercianti di arretrare il proprio banco di vendita e allestire con catenelle o nastro colorato, oltre che con apposita segnaletica, il percorso di entrata e di uscita dei clienti.

I controlli anti covid della polizia locale a Senigallia
I controlli anti covid della polizia locale a Senigallia

Anche i cittadini avranno l’obbligo di indossare la mascherina in tutta l’area del mercato, mentre per provare i prodotti si dovranno utilizzare i guanti. Un senso unico di marcia è stato studiato (e verrà segnalato con cartelli appositi) per i clienti all’interno dell’area del mercato che si svolge in piazza Simoncelli, in piazza Garibaldi, lungo i portici Ercolani e a Marzocca. Rimane valida la regola principale, quella del divieto di assembramento e di rispettare – obbligatorio per tutti – almeno un metro di distanza di sicurezza.

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