Senigallia

Riapertura dei cinema, il Gabbiano di Senigallia: «Puntiamo sull’arena estiva, ma non sarà facile»

Il gestore Carmine Imparato: «Noi il 15 non riapriamo, ma a fine giugno riproporremo il cinema all'aperto». Non pochi i problemi: le regole sanitarie da seguire, i posti ridotti causa distanziamento e, soprattutto, la scarsa disponibilità di film da proiettare

L'arena estiva del cinema Gabbiano di Senigallia
L'arena estiva del cinema Gabbiano di Senigallia

«Noi il 15 non riapriamo», a dirlo è Carmine Imparato del cinema Gabbiano di Senigallia (An). Ma l’apertura è solo rimandata di poco e questione di dettagli: a fine giugno, infatti, il cinema senigalliese caratterizzato da una programmazione di qualità aprirà l’arena estiva.

Il 15 giugno, data in cui le sale cinematografiche possono riaprire i battenti dopo la chiusura forzata causata dal coronavirus, corrisponde infatti al consueto periodo di ferie del Gabbiano. «Abbiamo sempre chiuso dal 15 al 30 giugno, per poi aprire l’arena estiva. Ora stiamo cercando di capire come riaprirla, non tanto per i protocolli (quelli che abbiamo non soddisfano, ma magari tra 15 giorni cambiano di nuovo in seguito all’andamento del virus), più che altro dal punto di vista dei film da proiettare. Stiamo cercando di capire come si muoveranno le distribuzioni. Di solito l’arena debuttava nell’ultimo giorno del CaterRaduno (manifestazione al momento sospesa, ndr). Ora credo che apriremo il 22 o il 25 giugno, a fine giugno».

Non tutti i cinema riapriranno

Imparato, che è anche programmatore delle Sale della Comunità delle Marche e coordinatore delle stesse a livello nazionale, non ha però previsioni ottimistiche sul quadro generale delle sale cinematografiche, serrate dall’8 marzo (al Nord Italia anche da prima, dal 23 febbraio).

«Credo che qualche cinema non riaprirà più, anche se spero che non sia così» ci dice. «Chi ha locali in affitto in qualche modo dovrà riaprire, qualcun altro rimanderà a settembre perché, facendo qualche conto, perderebbe meno a rimanere chiuso che a riaprire. Le sale cinematografiche al chiuso, storicamente, non hanno mai lavorato d’estate. È vero che la gente avrà nostalgia e vorrà tornare al cinema, ma ci sono pochi film disponibili: alcune uscite sono state spostate al 2021 o al 2022, altri titoli sono usciti in piattaforma. I cinema che potranno puntare su arene estive, dove sarà più facile garantire la sicurezza e attrarre gli spettatori, potranno avere una marcia in più».

Il cinema Movieland di Fabriano, ad esempio, rimanda ogni discorso di apertura a dopo l’estate.

Imparato spiega: «A livello regionale abbiamo alcune arene delle Sale della Comunità che saranno riaperte: penso a Castelleone di Suasa, Grottammare, San Severino. Però per altre stiamo cercando di vedere se si riesce a instaurare una collaborazione con i Comuni. Se il singolo Comune desse una mano a pagare il setup dell’arena, allora se ne potrebbe parlare. Al momento l’esercente non ha risorse da investire e il costo di un’arena fatta con la A maiuscola è elevato. Il Gabbiano apre la sua arena perché ha un sistema di economia sviluppato negli anni. Penso e spero che ci saranno tante arene, gestite da esercenti. I Comuni dovrebbero aiutarli, mettendo insieme le attività simili sul territorio. Ad esempio, se un comune ha due esercenti cinematografici, che questi si mettano insieme offrendo al pubblico serate di cinema estivo. L’istituzione deve avere una funzione sinergica, senza fare bandi per assegnare spazi».

Le regole per andare al cinema

Come sarà andare al cinema, ora? Il Dpcm dell’11 giugno 2020 dice: “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a  sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente  conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli  all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.
Ora, nella scheda tecnica per cinema e spettacoli dal vivo (allegato 9), si spiega che tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso”. Sarà quindi permesso toglierla una volta seduti.

Inoltre, “non sono tenuti all’obbligo del distanziamento  interpersonale  i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi“.
La misurazione della febbre è a discrezione dell’esercente cinematografico: “Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C”.

Imparato riflette: «L’arena estiva del Gabbiano conta 400 posti, con le regole di ora diventano 130-150 posti, un terzo della capienza, a 5 euro. E poi metà degli incassi va alla distribuzione, il 2% alla Siae, poi ci sono i dipendenti, gli ammortamenti… Diventa difficile».

Nonostante ciò, nessuna intenzione di ritoccare il costo del biglietto. «Mai aumentare il prezzo del biglietto. La gente non avrà neanche lo stesso potere di acquisto di prima».

Il cinema Gabbiano con i posti contingentati

Programmazione difficile: quali film?

Oltre ai protocolli sanitari da seguire che lievitano i costi e limitano i posti in sala, a complicare ulteriormente le riaperture è il listino dei film. Sono pochissimi i film inediti disponibili.

Con la chiusura dei cinema, infatti, le uscite sono rimaste bloccate. Alcuni distributori hanno quindi optato per far uscire i loro film sulle piattaforme digitali. Altre uscite importanti (ad esempio il nuovo 007 No time to die) sono state rimandate. Per giungere in soccorso delle sale sono nate anche piattaforme che dialogano direttamente con i cinema fisici, come #IoRestoInSala e MioCinema, realtà online che hanno permesso agli esercenti cinematografici di esserci e incassare pur con le saracinesche giù.
E ora, le sale che riaprono i botteghini, su che film possono puntare?

«In oltre tre mesi sono stati tanti gli spostamenti e i cambiamenti delle uscite. Ora abbiamo distribuzioni che si stanno reinventando le uscite» spiega Imparato. «Gli anni più belli di Muccino, ad esempio, non può essere programmato fino al 15 luglio perché la Rai, giustamente, sta pensando al rilancio del film (uscito il 13 febbraio, ndr). Stesso discorso per Volevo nascondermi (rilasciato il 4 marzo, ndr), di cui faranno anteprime intorno al 16 agosto per uscire di nuovo in sala il 20 agosto. Il primo distributore a essersi posizionato è stata la Disney che ha piazzato Onward – Oltre la magia, che doveva uscire a Pasqua, per il 22 luglio. Adesso gli altri si stanno inserendo. Ho stilato un programma di massima che contiene successi da ottobre a febbraio, purtroppo: prima andavamo a lavorare su film usciti da gennaio a giugno. Bisogna però avere un’altra settimana per avere una situazione chiara. Al momento è un fare e un disfare, con cambiamenti dall’oggi all’oggi e all’oggi ancora».

La voglia di ripartire c’è, ma non poche le difficoltà da affrontare. «C’è voglia di riprendere, facciamo questo lavoro con grande passione, ma poi ci sono i conti da far quadrare», è la consapevolezza di Imparato. «Veniamo da quattro mesi di chiusura, anche se i primi due mesi dell’anno erano andati benissimo. È vero che c’è stata la cassa integrazione, ma i costi fissi sono rimasti. La riapertura del Gabbino non è in dubbio, ma stiamo cercando di capire come renderla sostenibile».

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