Senigallia

Una rete di defibrillatori a Senigallia: nuovo progetto sul primo soccorso da parte dei cittadini

Firmato a Senigallia il protocollo per il progetto “Un defibrillatore a portata di mano”, che mira a disporre in città 15 dae per aiutare chi è colpito da arresto cardiaco

La presentazione del protocollo del progetto "Un defibrillatore a portata di mano"
La presentazione del protocollo del progetto "Un defibrillatore a portata di mano"

SENIGALLIA – Entro il prossimo giugno saranno installate cinque postazioni con defibrillatore semiautomatico esterno (Dae) in alcuni punti strategici della città. Un’iniziativa che ha lo scopo di realizzare una rete sanitaria cittadina dove anche i cittadini possono essere un valido aiuto per combattere l’arresto cardiocircolatorio, in attesa dell’intervento del 118 o delle realtà del soccorso come la Croce Rossa.

Il progetto ha visto oggi la firma del protocollo: impegnati nella prevenzione e nel rapido intervento su chi ha un arresto cardiaco sono l’Asur Marche – Area Vasta 2, il Comune di Senigallia, l’associazione Cuore di Velluto onlus e il Rotary Club Senigallia. Questi soggetti – al momento non sono state contattate altre realtà – si sono impegnate per rendere la città di Senigallia sempre più “cardioprotetta” andando oltre le prescrizioni e normative che impongono un defibrillatore in ogni impianto sportivo e simili.

La morte cardiaca improvvisa colpisce in Italia, ogni anno, una persona su mille. L’immediatezza dell’intervento è condizione essenziale per aumentare le probabilità di sopravvivenza delle persone vittime di arresto cardiaco o comunque di limitare i danni che una prolungata condizione di arresto cardiocircolatorio può provocare agli organi come il cervello. Per questi motivi sono importanti innanzitutto una cultura diffusa della prevenzione tramite stili di vita sani, alimentazioni corrette ed equilibrate, ma anche tramite la sensibilizzazione della popolazione alle tematiche del primo soccorso e all’uso del defibrillatore e, soprattutto, la sua reperibilità in vari punti della città.

Il progettoUn defibrillatore a portata di mano” ha quindi l’obiettivo di metterne a disposizione almeno 15 nei prossimi tre anni nelle aree residenziali e pubbliche, partendo dai primi cinque che saranno disponibili entro l’estate, quando cioè la popolazione inizia a triplicare grazie al turismo, balneare e non solo.

La firma del protocollo del progetto "Un defibrillatore a portata di mano"
La firma del protocollo del progetto “Un defibrillatore a portata di mano”

Quindici postazioni – per un costo stimato intorno ai 1500 euro per ogni defibrillatore più il totem contenitivo, una teca protettiva – che saranno nella disponibilità dei cittadini per intervenire su chi si trova in condizione di arresto cardiaco. Si partirà dal centro storico di Senigallia per poi estendersi fino a creare in tre anni una vera e propria rete di defibrillatori. Rete che poi si andrà ampliando mettendo a disposizione (e dando più visibilità) anche quelli dei privati (farmacie, associazioni, centri commerciali) che già ne hanno uno.

Per capire e imparare l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno saranno necessarie iniziative di promozione e comunicazione del progetto e percorsi di formazione dei cittadini. Ma all’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni saranno addestrati anche gli agenti della polizia municipale attraverso un retraining (aggiornamento formativo), gli operatori di varie categorie e, ovviamente, i più giovani, gli studenti delle scuole. È già infatti partito un primo esperimento, un tentativo di corso che ha visto protagonisti gli studenti delle classi terze della scuola media Mercantini.

Il progetto vede in campo anche l’Asur Area Vasta 2, che avrà il compito di sensibilizzare sull’importanza della conoscenza delle malattie cardiovascolari e di dare informazioni sui segni di riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco e sul comportamento da tenere da parte dei soccorritori.

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