Senigallia

Reparto Mobile di Senigallia, è scontro tra dirigenza e sindacati sui turni di lavoro

Interrotte le relazioni sindacali in attesa di "significativi segnali" che possano risolvere le conflittualità presenti. I poliziotti della "celere" rivendicano migliori condizioni lavorative

Polizia: il XIV reparto mobile di Senigallia
Polizia: il XIV reparto mobile di Senigallia

SENIGALLIA – Si è svolto ieri l’incontro tra il dirigente del XIV Reparto Mobile di Senigallia, Francesco Accomando, e i responsabili provinciali delle otto sigle sindacali che rivendicano migliori condizioni di lavoro dei poliziotti della “celere”. Il dialogo tra le parti non ha prodotto però gli esiti sperati dalle otto organizzazioni a tutela degli agenti, le quali non escludono nuove iniziative, la prima delle quali è l’interruzione delle relazioni sindacali.

L’incontro di martedì 12 marzo era stato annunciato dopo l’ultimo episodio in cui un agente senigalliese era rimasto ferito da una sassaiola in occasione del derby capitolino tra Roma e Lazio. Il ferimento del poliziotto aveva sollevato alcune questioni ancora non risolte, tra cui appunto la sicurezza degli operatori di Polizia, la gestione del personale, gli orari e i carichi di lavoro e il turnover nelle lunghe trasferte.

Tematiche discusse dagli otto segretari provinciali in rappresentanza di tutti gli agenti iscritti a organizzazioni sindacali (Siulp, Sap, Siap, Fsp già Ugl, Silp Cgil, Fed. Coisp, Consap, Italia Celere): i referenti accusano la dirigenza del Reparto Mobile di «venire meno alla mission per cui è preposto, alimentando uno stato di disagio diffuso che viene acuito dai sacrifici professionali e personali richiesti al personale continuamente impiegato in tutta Italia con orari di lavoro al limite».

I rappresentanti sindacali degli agenti del XIV Reparto Mobile di Senigallia
I rappresentanti sindacali degli agenti del XIV Reparto Mobile di Senigallia

Durante l’incontro le organizzazioni sindacali hanno presentato al dirigente Accomando un documento in cui si rivendicano alcuni diritti, tra cui l’esigenza di osservare adeguati turni di lavoro, sia come orari che come turnazione, evitando quindi che ci siano colleghi privilegiati rispetto ad altri nei carichi di lavoro.

Da qui la diffida a utilizzare ulteriormente turni in deroga e l’invito invece a cercare il dialogo per risolvere queste situazioni conflittuali. «In assenza di significativi segnali, il confronto si sposterà a Roma, presso il Ministero dell’Interno – minacciano le sigle sindacali che hanno interrotto le relazioni con la dirigenza -. Nei prossimi giorni, verrà convocata un’assemblea di tutti i colleghi del Reparto, dove si decideranno le azioni comuni da intraprendere a sostegno delle rivendicazioni sindacali, a garanzia dei diritti dei poliziotti e a tutela dei cittadini».

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