Senigallia

Proroga di 45 giorni per il commissario alla fondazione Città di Senigallia

La Regione Marche ha deciso per allungare il periodo di gestione straordinaria con l'avvocato Canafoglia alla guida dell'ente socio assistenziale. Insorgono le opposizioni che lamentano poca trasparenza

La sede della fondazione Città di Senigallia
La sede della fondazione Città di Senigallia

SENIGALLIA – Torna al centro del dibattito politico la situazione della Fondazione CIttà di Senigallia. L’ente socio-assistenziale, commissariato da un anno per risanare i conti – continuerà a essere guidato dall’avvocato Corrado Canafoglia per altri due mesi. A darne comunicazione è stato il presidente del consiglio comunale Massimo Bello che ha informato i consiglieri senigalliesi: la Regione ha concesso 10 giorni in più al commissario Canafoglia per presentare la propria relazione in merito all’attività svolta e dichiarato che “Commissario straordinario opera in regime di prorogatio fino alla data del 14 aprile p.v., curando la gestione ordinaria dell’ente e fatta salva l’adozione di atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità, in attesa del nuovo assetto amministrativo della Fondazione”.

La notizia ha irritato le opposizioni: «Un anno non bastava per produrre la relazione e il commissario, abile risanatore, si è dimostrato di non avere il controllo degli uffici amministrativi, rei di non aver fornito i dati in tempo, a detta del commissario, per permettere la redazione del documento» spiegano i gruppi consiliari di Partito Democratico, Diritti al Futuro, Vivi Senigallia e Vola Senigallia. «Sono stati chiesti 10 giorni in più quando, guarda caso, l’8 marzo discuteremo il rinnovo del CdA con una delibera richiesta dai gruppi PD, Vivi, Vola, DaF. In questo modo potremmo non avere elementi, probabilmente, per giudicare l’operato del commissario. Operato che però, ricordiamo, è stato già presentato in conferenza stampa: quindi in conferenza, ai giornalisti, le informazioni vengono fornite, mentre per i consiglieri comunali c’è sempre tempo». 

Da qui l’attacco a Comune e Regione per la responsabilità politica di quanto sta avvenendo, con l’aggravante – secondo le minoranze – che il sindaco Olivetti e il presidente del consiglio Bello siano solo degli «esecutori» di quanto deciso in Regione, in cambio dell’appoggio elettorale di Canafoglia ad Acquaroli. Sulla prorogatio non c’è alcuna motivazione che la giustifichi, sostengono dal centrosinistra.

Di tutt’altro avviso è il commissario Canafoglia. «Questi giorni in più servono per la stesura finale del bilancio – ha dichiarato – con il fatto che alcune fatture e pagamenti arrivano anche a distanza di 60 o 90 giorni non potevamo stilare il documento finale. Tra quattro o cinque giorni dovrebbe essere tutto a posto e poi la Regione farà le sue valutazioni». Valutazioni che potrebbero comprendere la proroga (motivata) dell’incarico o la sua cessazione per aver raggiunto o meno gli obiettivi preposti, quelli del risanamento dell’ente per cui le opposizioni vorrebbero un nuovo Cda operante e pienamente rappresentativo dell’assetto consiliare senigalliese.

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