Senigallia

Ramazzotti smentisce: «Alla richiesta di mie dimissioni rispondo che non è mia intenzione presentarle»

Mentre l'assessore alle pari opportunità, frazioni e ambiente smentisce la notizia delle sue dimissioni, Da Ros e Liverani attaccano il primo cittadino pensando che sia solo una strategia per far spazio alla futura sindaca Silvana Amati

Maurizio Mangialardi e Ilaria Ramazzotti
Maurizio Mangialardi e Ilaria Ramazzotti

SENIGALLIA – «Non ho mai pensato né affermato con nessuno l’intenzione di presentare le mie dimissioni dovute a motivi di lavoro. Forse qualcuno ha invece avuto interesse a mettere in giro queste voci totalmente infondate». Così l’assessore alle politiche per lo sviluppo sostenibile, gestione dei rifiuti, nuove energie e frazioni Ilaria Ramazzotti risponde ad alcuni interventi sulla stampa circa il suo presunto allontanamento dalla giunta comunale senigalliese.

«Sono stata capogruppo del Partito Democratico nella precedente legislatura (2010-2015, Ndr), ho dato un forte contributo per la stesura del programma politico amministrativo con cui mi sono presentata nelle liste del Partito Democratico a sostegno della candidatura a sindaco di Maurizio Mangialardi, programma premiato e considerato vincente dai cittadini. Ho considerato una grande responsabilità la richiesta di entrare a far parte della squadra per poter contribuire a realizzare questo progetto. Ho preso con molta serietà il mandato che mi è stato assegnato dai cittadini, sono stata una delle donne più votate nel Comune di Senigallia».

«In questi anni – continua Ramazzotti – ho costruito e operato con tenacia, sempre in ascolto dei problemi e delle richieste che emergevano dalla comunità, condividendo le preoccupazioni con la mia squadra di giunta e il sindaco. Pari opportunità, ambiente, frazioni sono state le mie attenzioni particolari in questi anni che con convinzione ho affrontato. Ho svolto con passione e impegno questo mio compito fino adesso e continuo ad essere disposta ad impegnarmi, come sempre ho fatto, con determinazione fino alla fine del mandato. Per questo ritengo giusto e doveroso affermare la mia volontà di rimanere in questa amministrazione. Questo non vuol dire che non ci siano criticità o situazioni problematiche. Ma l’azione amministrativa ha proprio questo scopo, mettere insieme le energie e le forze di tutti per realizzare e contribuire al bene della città. In merito alla richiesta di mie dimissioni preciso quindi che non è mia intenzione presentarle».

Sulla vicenda erano intervenuti il consigliere della Lega Davide Da Ros e il coordinatore di Fratelli d’Italia di Senigallia Marcello Liverani ipotizzando una vera e propria sostituzione decisa dal sindaco Maurizio Mangialardi a fini elettorali, per far entrare nella squadra di governo una potenziale sindaca per le elezioni che si terranno nel 2020, Silvana Amati.

Dopo la presa di posizione di Ramazzotti, gli esponenti del carroccio e di FdI tornano all’attacco del primo cittadino: «Come era prevedibile e immaginabile il sindaco non ha risposto alla nostra domanda. Lui non ha risposto, ma la sonora smentita dell’assessore Ilaria Ramazzotti è chiarificatrice. È quindi palese che la “richiesta di dimissioni” è stata fatta all’assessore, da chi possiamo solo immaginarlo. Il Pd è alla canna del gas e tenta, con operazioni che non sono politiche, ma che colpiscono la dignità delle persone, di risalire la china. Ma averle chiesto di farsi da parte, per lanciare la candidatura a sindaco della Silvana Amati, è semplicemente vergognoso per la correttezza e l’impegno che l’Assessore ha sempre messo in campo».

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