Senigallia

Raccolta rifiuti: il Comune di Senigallia pagherà 1,5 milioni di euro all’ex Manutencoop

L'azienda, oggi Segesta, vantava crediti e spese sostenute per smaltimenti e maggiori utenze rispetto a quanto pattuito con l'allora consorzio Cir 33. Il contenzioso si trascina da oltre dieci anni

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Raccolta differenziata

SENIGALLIA – Si chiuderà con il pagamento di 1,5 milioni di euro la contesa tra il Comune di Senigallia e la Segesta Servizi per l’Ambiente srl per i crediti vantati nel servizio di raccolta differenziata e pulizia urbana. La società ex Manutencoop Servizi Ambientali faceva parte del raggruppamento temporaneo di imprese che aveva in affidamento i servizi di raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani, la raccolta differenziata, la pulizia del suolo e i servizi di igiene urbana.

La vicenda va avanti da diversi anni: le prime questioni con il consorzio Cir 33 – che gestiva l’appalto per conto dei vari comuni consorziati – nacquero a fine 2009, ma già nell’aprile 2013 la Manutencoop riuscì a ottenere dal Tribunale civile di Ancona un’ingiunzione nei confronti del Comune di Senigallia per il pagamento di 742 mila euro più iva e interessi per le utenze e per le quote di rifiuti raccolte, in eccedenza rispetto a quanto pattuito. Il Comune di Senigallia si oppose e riuscì nel 2018 a far revocare tale decreto ma la società, nel frattempo divenuta Segesta Servizi per l’Ambiente s.r.l. Unipersonale (già Manutencoop Servizi Ambientali s.r.l. e prima ancora Manutencoop Servizi Ambientali S.p.a.) ha impugnato tale sentenza davanti la Corte di Appello di Ancona e la cui prima udienza era prevista il 22 settembre 2020.

Sempre nel 2013, però, la Società Manutencoop Servizi Ambientali s.r.l. citò in giudizio il Comune di Senigallia per oltre 875 mila euro per il credito relativo agli smaltimenti dei rifiuti più un ulteriore credito vantato: un accoglimento parziale arrivò l’anno scorso, con il contestuale pagamento della somma determinata in sede arbitrale. Come se non bastasse, per l’applicazione del medesimo contratto di appalto la società appaltatrice (oggi Segesta Servizi per l’Ambiente S.r.l.) presentò altri tre ricorsi al Tar Marche contro il CIR 33 (composto dall’Ambito Territoriale Ottimale – ATO 2 ed altri), di cui due vennero accolti. 

Da qui nacque quindi la volontà di ricercare un accordo per risolvere la complessa e lunghissima vicenda giudiziaria tra Comune ed ec Manutencoop: il sindaco Mangialardi ha affidato la partita al segretario generale il quale è riuscito a chiudere – a fronte della pretesa di controparte di 3,25 milioni di euro – tutto il procedimento con il pagamento da parte del Comune di Senigallia del complessivo importo di 1,5 milioni di euro. La giunta comunale ha approvato la delibera lo scorso mese, a voto unanime.

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