Senigallia

Quilly, l’edicolante social

Il profilo facebook del senigalliese è uno dei più seguiti in città. Sui social racconta le vicende quotidiane, lancia idee e soprattutto diverte e si diverte con le sue gag in dialetto

Simone Tranquilli "Quilly"
Simone Tranquilli "Quilly"

SENIGALLIA- Simone Tranquilli, per tutti “Quilly”, 49enne edicolante senigalliese, presidente dell’associazione culturale Gent’t d’ Snigaja, conosciuto anche per le sue performance che spopolano sui social. La sua ultima idea? L’edicola on line, un breve video in cui ogni mattina riassume le notizie più importanti riportate dai giornali e siti web che si occupano di cronaca locale. Un mese fa, alla notizia dell’ennesima asta dell’Hotel Marche, aveva lanciato l’idea di formare una cordata di senigalliesi per acquistare la struttura recettiva. Prima dell’edicola on line, si era inventato la tv dei lavoratori stagionali. Ma “Quilly” non si ferma e sta preparando anche i nuovi calendari di “Gent’ d’Snigaja” e sta per lanciare un cd di musica in dialetto.

Quilly, come procede l’idea lanciata per acquistare l’Hotel Marche?
«L’idea dell’Hotel Marche è molto complessa. Per il momento attendiamo la prima asta e poi ci risentiremo a breve per fissare un incontro, verosimilmente a novembre dove tutti coloro che sono interessati, tecnici, addetti ai lavori, amministratori e cittadini potranno dire la loro. Intanto però sottotraccia sto continuando a contattare le persone che secondo me hanno le competenze per poter iniziare un movimento d’opinione riguardo a questa struttura a cui i senigalliesi stanno dimostrando di essere legati così tanto».

Lei ha lanciato “Le locandine on line”, come le è venuta questa idea?
«Sono molto convinto che ognuno di noi debba servirsi delle nuove tecnologie per comunicare. Il mio scopo è duplice. Il principale è informare i senigalliesi già al primo mattino sulle questioni che tratteranno i giornali cartacei ma anche online e serva anche a me per leggere e informarmi; il secondo è far sapere che comunque a Senigallia nord sulla nazionale l’Edicola della Pace ha riaperto i battenti. Inoltre mi sono sempre interessato di vicende locali e quindi voglio portare avanti questo spazio proprio per fare in modo che sempre più persone si interessino alle vicende di casa nostra, possibilmente in maniera non becera, ma in modo costruttivo e propositivo e soprattutto da persone informate».

Un anno fa, “È adè S’tmebr” (trasmissione lanciata sul suo profilo facebook) aveva raggiunto migliaia di condivisioni, come mai non ha proseguito?
«Ogni cosa ha un inizio e una fine. “E’ adè S’tembr” era una trasmissione web di taglio satirico che aveva un senso, se fatta dall’Edicola al mare, perchè raccontavo tic, stranezze e manie di turisti e clienti di là. Con l’apertura del nuovo punto vendita però, il tempo passato in quell’edicola era sempre meno, così diminuito il tempo in cui potevo girare i video, ho deciso di smettere perchè non c’erano più i presupposti che avevano reso “EAS” il fenomeno web-senigalliese dell’estate 2016. Ma mi è dispiaciuto molto».

Da qualche settimana ha lanciato anche un nuovo cd in dialetto…
«Il cd in dialetto è un sogno che diventa realtà. Ho sempre amato la musica anche se non sono un competente, inoltre con Leonardo Barucca il mio fraterno amico e socio di corbellerie di Gent’d’S’nigaja, associazione di cui sono presidente, abbiamo prodotto negli anni una grossa mole di testi dialettali comici e meno comici. Ho pensato quindi qualche mese fa di coinvolgere altri due carissimi amici, nonchè valenti musicisti, autori musicali e insegnanti di musica, si tratta di Andrea Celidoni e Gabriele Cabornari di Musikè che fanno parte del progetto “Senigallia Blues”. Grazie alle loro capacità organizzative in poche settimane siamo riusciti a vestire i testi con musiche che vanno dal blues, al jazz spaziando anche per altri generi, e il risutato è stato il cd “Senigallia Blues” al quale hanno partecipato anche il batterista Francesco Marchetti, il bassista Gabriele Landi e il sassofonista Massimo Tombari».

Ma nel cd c’è anche una guest star…
«Si, Alessandro “Lissandrin d’Barucca” 84enne del Ciarnin che recita alcune filastrocche della tradizione popolare senigalliese. Lo ringraziamo per l’entusiasmo contagioso. Così come ringraziamo Giorgio Ferretti che ci ha ospitato nel suo magnifico studio di registrazione di Cesanella di Senigallia il Silver Sound studio e la Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo e il direttore Francesco Taus che come in occasione di #amollomanonmollo# anche questa volta ci hanno sostenuto con un contributo alla realizzazione del CD».

È già tempo di calendari, quelli tradizionali di Gent’d’Snigaja sono già pronti? Chi saranno i protagonisti di questa edizione?
«Siamo in fase di progettazione. Speriamo di ripetere il grande successo degli ultimi quattro anni. Non so ancora chi saranno i protagonisti, di certo ci sarà un formato innovativo che non voglio ancora svelare e credo che sceglieremo un tema, come l’anno scorso e ogni mese dell’anno avrà un’immagine relativa a quel tema. L’anno scorso il tema era “I grandi della terra”, quest’anno probabilmente sceglieremo un argomento tra Storia, Cinema e Arte».

Lei ci ha abituato sempre a nuove idee, quali sono quelle che ha in cantiere?
«È un’idea ancora in cantiere e quindi non me la sento di precorrere i tempi. Le dico solo che riguarda dialetto, gastronomia e musica. Vedremo se riusciremo a coronare anche questo sogno».

Lei è anche molto tifoso della Vigor Senigallia per cui ha lanciato una diretta social…
«Si, da sempre e a questo proposito assieme all’amico Luigino DiRe e in accordo con la società abbiamo iniziato a fare una diretta Live sui canali social delle partite casalinghe della Vigor. Una via di mezzo tra “Gialappas” e “Quelli che il Calcio” con Gino che fa quello che ci capisce e io che faccio me stesso. La prima trasmissione ha avuto un buon successo anche se i ragazzi hanno perso ma noi non demordiamo e domenica saremo di nuovo al Bianchelli».

 

 

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