Senigallia

Protesta di ristoratori e imprenditori in piazza a Senigallia: «Fateci lavorare» – FOTO

Delegazione ricevuta dal sindaco Massimo Olivetti e dalla giunta: tra le richieste un tavolo tecnico. In prima linea anche Mariella Organi della Madonnina del Pescatore e Catia Uliassi

La protesta di ristoratori e imprenditori in piazza Roma a Senigallia
La protesta di ristoratori e imprenditori in piazza Roma a Senigallia

SENIGALLIA – Imprenditori in piazza, questa mattina (13 aprile), per protestare contro le chiusure che proseguono ormai da oltre un anno a causa della pandemia da covid. Ristoratori, baristi, commercianti, gestori di palestre e altri titolari di partite iva, dopo l’annuncio di ieri, oggi hanno chiesto l’apertura di tavoli tecnici locali, regionali e nazionali in cui poter trovare soluzioni alle proprie difficoltà che rischiano di diventare una vera e propria tragedia economica e sociale per la città di Senigallia ma non solo.

La protesta, promossa dal “Movimento Ospitalità di Velluto – M.O.V.” ha visto riunirsi in piazza Roma intorno alle 11 quasi un centinaio di persone, con striscioni e cartelli per sensibilizzare il mondo politico cittadino sulla grave crisi che sta investendo ben più del solo settore ristorativo.

L’iniziativa aveva un duplice scopo: da un lato sensibilizzare la popolazione senigalliese perché prenda coscienza delle reali condizioni in cui versano molti operatori; dall’altro ottenere un incontro con il sindaco e la giunta cittadina, perché la vicinanza e la solidarietà si traducano in spinta politica alla ricerca di soluzioni concrete, come la riapertura in sicurezza delle attività e lo sblocco di ristori dignitosi.

Radunati in maniera pacifica anche se non distanziati, gli operatori turistici e commerciali locali hanno fatto sapere di non sottovalutare il covid né di pensare che non esista. «Non ci sono negazionisti qui – spiega Corrado Canafoglia, legale rappresentante del Mov – ma sappiamo che dovremo conviverci. Le persone non lavorano da un anno ormai e non ci sono tra queste miliardari: se non lavorano non arrivano a fine mese. Molti sono arrabbiati, altri sono disperati: ecco perché siamo qui con una manifestazione pacifica. Non vogliamo infrangere vetrine o creare disordini ma, rispettando le leggi, essere ascoltati. E questa è solo la prima iniziativa».

Tra i punti principali c’è la questione della riapertura in sicurezza dei locali e dei ristoranti, sia a pranzo che a cena, senza distinzioni come avviene invece per i grandi centri commerciali o per alcune tipologie di attività. In secondo luogo viene chiesta la possibilità di programmare il proprio futuro: «I servizi non si organizzano così da un giorno all’altro – affermano alcuni imprenditori – abbiamo fatto investimenti e abbiamo bisogno di date certe, di poter lavorare e di poter programmare il nostro lavoro».
Altro nodo importante è che con l’accordo sulle spese, tasse e mutui sospesi: con la riapertura dei locali molte di queste voci torneranno a pesare seriamente sui bilanci già azzerati di molte famiglie, legando alla crisi economica anche emergenze sociali.

Una delegazione di imprenditori è stata ricevuta in aula consiliare dal sindaco di Senigallia Massimo Olivetti e dai componenti della giunta. Il primo cittadino ha annunciato che ci sarà una «contribuzione importante a favore delle imprese rimaste chiuse», non solo del mondo della ristorazione, ma soprattutto ha promesso la sua disponibilità alla concertazione. «Io sono a disposizione per organizzare un tavolo tecnico locale e con la Regione Marche o anche più ampio – ha detto Olivetti – perché ne va del futuro della nostra città e dei nostri figli. La mia è una vicinanza seria agli imprenditori che protestano e mi batterò perché arrivino subito ristori importanti e non simbolici».

Il primo cittadino ha voluto poi incontrare i manifestanti scendendo con i colleghi di giunta in piazza Roma per ribadire la propria solidarietà e il proprio impegno. Tra gli imprenditori in piazza c’erano anche Catia Uliassi, sorella di Mauro, e Mariella Organi, moglie di Moreno Cedroni, i due noti chef pluristellati Michelin di cui la spiaggia di velluto può vantarsi nel mondo. «Questa è una delle prime iniziative del settore – spiega quest’ultima – e dimostra una coesione che solitamente non c’era. In questo contesto ci sono ovviamente aziende più in sicurezza perché magari attività storiche ma tante altre sono in forti difficoltà. Poi organizzare i servizi è molto complesso e spesso non c’è la dovuta attenzione su questi temi. Noi dal canto nostro non possiamo non essere qui a manifestare assieme ai nostri colleghi in maniera solidale».

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