Senigallia

PROmuoverci: a Senigallia il primo progetto pilota sull’innovazione della mobilità grazie a Confindustria, Cna, Confartigianato e Pluservice

Presentato il progetto pilota di mobilità alternativa che potrebbe trasformare il concetto di spostamento nel territorio senigalliese. Ecco in cosa consiste

Giorgio Fanesi con i rappresentanti delle associazioni di categoria.

SENIGALLIA – Ottimizzare l’uso dei servizi di trasporto esistenti, integrandoli con nuovi servizi più flessibili per migliorare l’efficienza del sistema complessivo, abbattere l’inquinamento, far movimentare un numero minore di auto, risparmiare consumi. È l’obiettivo del progetto pilota realizzato da Confindustria, Cna e Confartigianato in partnership con Pluservice nell’ambito dell’iniziativa “PROmuoverci”. Il progetto pilota, presentato questa mattina a Senigallia dall’Ad di Pluservice Giorgio Fanesi presso gli uffici della Concessionaria Mandolini auto, sulla Sp Corinaldese, analizza proprio la situazione della mobilità nel comprensorio delle Valli del Misa e Nevola. Importante dunque la presenza dei due sindaci e presidenti delle rispettive unioni, Dario Perticaroli primo cittadino di Arcevia e presidente dell’Unione Le Terre della Marca Senone e il sindaco di Corinaldo Matteo Principi presidente dell’Unione Valli Misa e Nevola.

Non sono voluti mancare a questo bel momento di riflessione e confronto i rappresentanti delle tre associazioni di categoria promotrici: il presidente del Comitato territoriale del Senigalliese di Confindustria Ancona Renato Mandolini, il delegato Cna ai rapporti con le Unioni dei Comuni Paolo Carli e il presidente di Confartigianato territoriale Egidio Muscellini. Presenti anche i sindaci di Senigallia Massimo Olivetti, di Ostra Vetere Massimo Pancotti e di Trecastelli Marco Sebastianelli e il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini.

«Questo è un bel territorio tanto che sono qui da 50 anni con la mia attività – dice Renato Mandolini (Confindustria Senigallia) – pertanto ho pensato a come rendere più attrattiva la città usando la risorsa fiume Misa. Abbiamo aperto due cantieri, il primo relativo al progetto della ciclovia del Misa e il secondo sul potenziamento e miglioramento della viabilità sulla Sp Corinaldese per renderla meno inquinata. E con Pluservice ci siamo mossi partendo da un’indagine nelle aziende per capire che tipo di mobilità c’è nella zona e analizzare la situazione per cambiarla in meglio».

Il progetto “PROmuoverci” scaturisce proprio dai risultati di un’analisi delle abitudini di spostamento dei lavoratori sul territorio del Senigalliese e vuole dimostrare come una efficiente rete di servizi di trasporto integrata, facilitando la raggiungibilità dei luoghi di un territorio, può essere volano per nuovi investimenti in insediamenti produttivi, nonché strumento essenziale per migliorare la qualità percepita da parte dei turisti e più in generale la qualità di vita dei residenti. «L’esigenza di muoverci ma anche di fornire servizi al territorio – aggiunge Carli (Cna) – riuscendo al contempo a trasmettere la nostra identità a chi viene da fuori. Penso che dobbiamo valorizzare i due assi principali che danno funzionalità alle nostre aziende e che permettono di conoscere l’entroterra senigalliese ai turisti. Una mission che deve essere condivisa e deve vederci tutti uniti».
«Tre associazioni di categoria insieme per un progetto territoriale che si svilupperà su ciclovia e turismo è già un bell’inizio – dichiara Muscellini (Confartigianato Senigallia) – dobbiamo permettere al turista di muoversi e di arrivare liberamente nei bellissimi luoghi che la nostra terra offre».

Tutti gli attori del progetto pilota “PROmuoverci”

Nel suo saluto, il sindaco Perticaroli ha ricordato che Arcevia ha recentemente conquistato il titolo di Borgo più bello d’Italia, portando a 30 il numero di riconoscimenti ai gioielli delle Marche. «Questo non è un obiettivo raggiunto ma un punto di partenza – precisa – e guardare insieme al futuro di questo territorio è essenziale. Da un recente incontro col presidente della Regione Acquaroli ho carpito il suo impegno per la viabilità della nostra vallata». Riconoscente per i rapporti di collaborazione istituzionale ma soprattutto per i legami umani, il sindaco Matteo Principi ormai uscente dalla giunta alla guida della bella Corinaldo – altro Borgo più bello d’Italia e Bandiera arancione – ha rimarcato l’importanza del lavoro di squadra per affrontare tutte le problematiche, soprattutto quella della «mobilità che è un tema fondamentale per il nostro territorio».

Il cuore del progetto lo ha illustrato Giorgio Fanesi, AD di Pluservice, il partner tecnologico individuato dalle tre associazioni di categoria per le sue competenze in sistemi informativi per la mobilità delle persone. «Un trasporto collettivo efficiente è chiaramente un approccio win-win al problema della mobilità – spiega -, migliora la qualità di vita degli utenti, restituendo loro il tempo che perdono quotidianamente alla guida del proprio veicolo; rispetta l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2; aumenta la sicurezza delle strade. Tanti vantaggi dunque che non possiamo ignorare. Il progetto sulla mobilità si inserisce all’interno del più ampio progetto “PROmuoverci”, avviato lo scorso anno nel Senigalliese volto ad accrescere l’attrattività del territorio e di cui il tema della mobilità era una delle direttive principali. Attraverso un questionario su base volontaria somministrato a 700 intervistati, abbiamo analizzato le abitudini di spostamento dei lavoratori sul territorio dei comuni coinvolti. Da un lato, i dati evidenziano eventuali carenze dell’offerta esistente di servizi di trasporto collettivo, ma dall’altro suggerisce possibili interventi integrativi tesi a convincere il lavoratore a non usare il mezzo privato per recarsi al lavoro».

Giorgio Fanesi

La prima fase del progetto è stata la predisposizione di un questionario sulle abitudini di spostamento casa-lavoro, che è stato somministrato ad un campione di lavoratori che su base volontaria hanno puntualmente indicato le ore interessate agli spostamenti giornalieri per raggiungere il posto di lavoro e, a fine turno, la propria abitazione, insieme all’indicazione del mezzo con cui normalmente si recano al lavoro. Le risposte ottenute, da più di 700 intervistati, impiegati presso 77 aziende del territorio, sono state poi elaborate attraverso un accurato programma informatico che ha prodotto interessanti analisi e report cartografici di immediata lettura.
«Un primo dato di assoluto interesse è che la quasi totalità degli intervistati ha dichiarato di usare il mezzo privato per recarsi al lavoro – sottolinea Fanesi – incrociando le risposte degli intervistati e l’offerta di servizio pubblico è risultato evidente, come quest’ultima fosse decisamente inadeguata a rispondere alle effettive esigenze: utilizzando il trasporto pubblico il lavoratore arriverebbe sul luogo di lavoro sempre in ritardo o, in alternativa, mediamente un’ora prima dell’orario dichiarato. Il secondo step è stata la simulazione di possibili interventi tesi a ridurre l’uso del mezzo privato da parte dei lavoratori». In particolare, è stata simulata l’introduzione di specifici servizi di trasporto a prenotazione, in cui ogni lavoratore potesse richiedere un passaggio, sia per recarsi al lavoro e sia per tornare a casa: un potente algoritmo raggruppa le varie richieste in viaggi collettivi, effettuabili con navette o taxi specificamente ingaggiati per questi servizi speciali. In sostituzione di tali mezzi può essere previsto anche l’uso della vettura di un lavoratore che si rende disponibile a dare un passaggio ad altri, che abbiano esigenze di spostamento compatibili con le sue, sia in termini di orario che di percorso: è il cosiddetto car-pooling, già molto in uso in alcuni paesi del nord Europa e nord America. Le ulteriori esigenze non ancora soddisfatte potranno infine essere servite attraverso l’introduzione di servizi di sharing aziendale: si tratta di vetture che le aziende possono rendere disponibili a rotazione ai propri dipendenti, singoli o già raggruppati in equipaggi compatibili. Per ognuna di queste modalità di trasporto, è stata sviluppata un’app che consente all’utente in maniera semplice ed immediata di prenotare il servizio di suo interesse.

«Abbiamo accolto con entusiasmo – conclude Giorgio Fanesi – l’invito a collaborare che ci è giunto dalle associazioni ideatrici del progetto. Siamo sempre molto attenti alle istanze che provengono dal nostro territorio, e per noi è sempre un piacere mettere a disposizione la nostra esperienza realizzata in oltre trenta anni di attività in progetti di mobilità in Italia e all’estero. Per quanto in nostro potere, continueremo ad accompagnare queste azioni di promozione di servizi innovativi, convinti come siamo che lo sviluppo del nostro territorio passa anche per il miglioramento della sua accessibilità: per nuovi insediamenti produttivi, nuovi investitori, nuovi residenti e nuovi turisti». Il gruppo di lavoro si è dato tempo qualche mese per ritrovarsi e capire come poter partire perché le declinazioni di questo tipo di servizio di mobilità alternativa possono essere molteplici: non solo lavoro e turismo, ma anche servizio di ingresso in città durante i grandi eventi, spostamento di turismo balneare, trasporto di studenti da affiancare a quello degli scuolabus tradizionale. Insomma, le idee ci sono, il potenziale e il progetto anche, ora bisogna solo partire.

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