Senigallia

Senigallia, si rafforza la rete per la lotta agli sprechi alimentari

Nel territorio dell'unione dei comuni "Le terre della marca senone" aumenta l'impegno per ridurre i disavanzi grazie al progetto "Recupera". Ecco cosa prevede

Lotta agli sprechi alimentari, presentato a Senigallia il progetto "Recupera"
Lotta agli sprechi alimentari, presentato a Senigallia il progetto "Recupera"

SENIGALLIA – Recuperare e distribuire il cibo in scadenza. Scambiarsi le informazioni per intercettare le necessità crescenti della popolazione. Sono questi gli obiettivi del progetto “Recupera” che l’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone” ha presentato al bando regionale di selezione di progetti di recupero e distribuzione gratuita di prodotti alimentari (L.R. 32/2017). La proposta, che ha ottenuto il finanziamento di 50 mila euro, verrà svolta in collaborazione con l’associazione “Stracomunitari”, fondazione Caritas, “Società di San Vincenzo de’ Paoli” e la fondazione “Città di Senigallia”.

L’idea di fondo è quella di aggiungere alle attività attuali (gestione del fresco e del secco) quelle relative all’intercettazione, alla raccolta, allo stoccaggio e alla distribuzione di prodotti alimentari da frigorifero in scadenza. Per farlo sarà necessario acquisire ulteriore attrezzatura in dotazione alle realtà coinvolte e soprattutto un software gestionale per favorire lo scambio di informazioni sulla disponibilità di alimenti in scadenza e la domanda dei nuclei familiari. Tale progettualità andrà in ultimo a consolidare la rete dei soggetti che a vario titolo possono concorrere a recuperare le eccedenze alimentari e distribuirle.

Dunque la lotta agli sprechi alimentari rimane in primo piano anche a Senigallia, dove finora è mancata tutta la “catena del freddo” nella filiera degli alimenti in distribuzione, per carenza di strumenti e attrezzature. Ma il progetto “Recupera” permetterà anche di strutturare l’offerta di servizi a favore delle fasce più fragili della popolazione: «non esiste al momento – fanno sapere gli organizzatori – un’informazione efficiente ed efficace sulla disponibilità degli alimenti in scadenza e, dall’altro, quella che è la domanda potenziale dei nuclei in difficoltà; ma non esiste neanche un qualunque tipo di monitoraggio di quanto si offra attualmente ai nuclei familiari, nonché una valutazione dei benefici dell’aiuto nel tempo».

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