Senigallia

Ponte Garibaldi e nuova passerella ciclopedonale, iniziano i primi lavori a Senigallia

Rimossi rami e detriti rimasti attaccati alle pile dell'infrastruttura dopo le piene del fiume Misa di dicembre, gennaio e marzo mentre per la piattaforma che collegherà il centro con l'area stadio via alle prove tecniche

Lavori di rimozione dei detriti da ponte Garibaldi a Senigallia
Lavori di rimozione dei detriti da ponte Garibaldi a Senigallia

SENIGALLIA – Iniziano le prime manovre per la realizzazione di una passerella ciclopedonale di fianco al ponte Garibaldi, il quale verrà poi demolito e ricostruito senza pile in alveo.

Venerdì mattina, 31 marzo, sono infatti stati rimossi i grossi tronchi e rami che erano rimasti ammassati sulle pile dell’infrastruttura in centro storico a Senigallia dopo le ultime piene del fiume Misa di dicembre, gennaio e marzo, mentre nei prossimi giorni verranno effettuate le prove tecniche per verificare la resistenza del marciapiede dove dovrà poggiare la piattaforma ciclopedonale.

Sono due passi propedeutici alle nuove opere pubbliche, molto importanti perché sottolineano come si sia ormai prossimi a cambiare davvero pagina dopo la grave alluvione del 15 settembre 2022 che ha reso inutilizzabile il ponte Garibaldi e diviso la città in due.

Per quanto riguarda il ponte la demolizione sarà successiva alla posa, entro fine maggio, della nuova passerella ciclopedonale: oltre a garantire il transito di persone e bici (e ricollegare quindi le due parti di città ora separate), vi dovranno anche poggiare i sottoservizi. Solo allora potrà essere distrutto. Dell’abbattimento dell’infrastruttura se ne occuperà il Consorzio di bonifica delle Marche che sta già adeguando la vecchia passerella usata per i lavori su ponte II Giugno perché possa reggere il peso di centinaia di kg a metro quadro. Le sue rampe di accesso saranno poste sui marciapiedi di via Rossini e via Portici Ercolano, una più lunga dell’altra per recuperare il dislivello esistente mantenendo però una pendenza sostenibile anche da persone con ridotta mobilità o in sedia a rotelle.

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