Senigallia

Ponte Garibaldi, controricorso del comitato “Tra due fiumi”: «Avanti con la messa in sicurezza»

«II ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste è uno schiaffo a quanti hanno subito danni nell'alluvione del 2022. Coinvolge tutto il quadro normativo alla base di lavori, ristori e delocalizzazioni»

Pianello di Ostra, una delle aree più colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022
Pianello di Ostra, una delle aree più colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022

OSTRA – «II ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste rappresenta uno schiaffo al territorio in particolare a quanti hanno subito danni nell’alluvione del 2022 e attendono la messa in sicurezza della vallata. Se tale istanza avesse riguardato il solo ponte Garibaldi, ciò ci avrebbe lasciati perplessi, ma ne avremmo comunque capito il senso; purtroppo, però il ricorso coinvolge tutto il quadro normativo alla base dei lavori di mitigazione del rischio idraulico, dei ristori per cittadini e imprese senza dimenticare le delocalizzazioni. Questo ricorso oltre a rigettare nell’angoscia la cittadinanza, ritarderà i lavori programmati e appaltati, lavori che, in questo periodo di bella stagione, dovrebbero al contrario procedere spediti». 

Sono le parole dei rappresentanti del “Comitato tra 2 fiumi – Le imprese per il territorio” che commentano così la vicenda dell’atto per il nuovo ponte Garibaldi impugnato davanti al tribunale amministrativo delle Marche e annunciano il controricorso. Dopo il lavoro svolto in emergenza, spiegano il rappresentante Andrea Morsucci e l’avvocata Roberta Alessandrini, c’è il rischio che si fermi tutto quello che deve essere ancora fatto, a partire dai lavori di messa in sicurezza fino alla partita dei rimborsi a chi è stato danneggiato dal disastro di quasi tre anni fa. Opinione però smentita dai ricorrenti.

Per le aziende del territorio delle valli Misa e Nevola – il comitato rappresenta circa 470 iscritti tra famiglie e realtà produttive – sarebbe un duro colpo perché, dopo essere ripartite, attendono la fine dei lavori promessi dalla struttura commissariale per ridurre il rischio idrogeologico.

Andrea Morsucci, rappresentante del "Comitato tra 2 fiumi - Le imprese per il territorio"
Andrea Morsucci, rappresentante del “Comitato tra 2 fiumi – Le imprese per il territorio”

Molte aziende della vallata che da Arcevia arriva sino a Senigallia hanno subito una «pesantissima svalutazione dei propri fabbricati» con contestuale «diminuzione del loro rating bancario», oltre a ritrovarsi polizze assicurative catastrofali «aumentate a dismisura», anche di quattro volte. Chiedono la rapida conclusione della messa in sicurezza del territorio perché solo quello «riuscirà a ripianare questi gap competitivi». Problemi nel fatturato sono già stati registrati perché i clienti delle aziende locali hanno nel frattempo trovato altri fornitori o quanto meno ridotto gli ordini, spalmandoli tra più produzioni, in modo da non rischiare altri stop, ma questo significa che «l’alluvione sta ancora producendo i suoi effetti negativi sul fatturato e sulla redditività delle aziende coinvolte».

Oltre a prendere «seriamente in considerazione un decentramento produttivo», per il momento sono bloccati anche i nuovi investimenti produttivi di quelle realtà che sono ripartite con più slancio. «una seconda tragedia per un territorio già pesantemente martoriato». 

Da qui la decisione del comitatro Tra due fiumi di costituirsi parte attiva nel procedimento al Tar con un controricorso. L’obiettivo, sostiene la legale Alessandrini, è quello di «proteggere il lavoro svolto in emergenza, ma anche i contributi agli alluvionati già erogati e tutto quello che c’è da terminare per la messa in sicurezza del territorio».
Parola al tribunale marchigiano il prossimo mercoledì 7 maggio.

Da sinistra l’avvocata Roberta Alessandrini, legale del "Comitato tra 2 fiumi - Le imprese per il territorio", e l'imprenditrice alluvionata Liana Belbusti
Da sinistra l’avvocata Roberta Alessandrini, legale del “Comitato tra 2 fiumi – Le imprese per il territorio”, e l’imprenditrice alluvionata Liana Belbusti