Senigallia

Mancata via libera alle iniziative, il Pd accusa il sindaco di Senigallia: «Motivi strumentali, quale dialogo?»

Il capogruppo in consiglio comunale interroga il primo cittadino di Senigallia: «Bastava una telefonata e ci potevamo accordare per altri luoghi ma non ha voluto»

L'intervento di Dario Romano, capogruppo Pd, in consiglio comunale a Senigallia
L'intervento di Dario Romano, capogruppo Pd, in consiglio comunale a Senigallia

SENIGALLIA – La sovrapposizione di vari eventi durante l’estate è tra i motivi del diniego del suolo pubblico al Partito Democratico delle Marche per far svolgere a Senigallia la festa regionale dell’unità. Questioni di organizzazione degli spazi e della circolazione ma anche di sicurezza. La decisione però non è andata giù ai dem e il tema è stato affrontato in consiglio comunale dal capogruppo Dario Romano che ha presentato un’interrogazione al sindaco Olivetti.

Durante il suo intervento Romano ha chiesto se la situazione degli eventi a Senigallia non stia sfuggendo di mano: «Ha raggiunto dei livelli così preoccupanti tali da costringere a limitare e negare una iniziativa politico-culturale e che rappresenta il partito che alle ultime elezioni comunali è risultato il più votato?». «Chiediamo quindi dei chiarimenti perché le mancate autorizzazioni da parte dell’amministrazione comunale ci hanno lasciati perplessi ma lei sindaco è il garante di tutti e non solo di una parte».

Non si è fatta attendere la risposta di Olivetti, che però ha gettato altra benzina sul fuoco. «Da parte mia nessuna chiusura alla manifestazione ma ribadisco che mi avete richiesto un periodo preciso quando in quella zona si celebra la festa della Rotonda con palco e sedie che occupano più di metà piazza, ed è già programmata da tempo. Era una cosa banale, bastava valutare un periodo diverso».
Altra questione è il mancato via libera a una manifestazione Pd per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato del fiume Misa e sui lavori fatti finora. «Il banchetto mi è stato chiesto dal segretario di un partito, e non rispondeva ai luoghi individuati per le iniziative politiche durante i periodi elettorali. Non si è trattato di un diniego ma di un parere condizionato. La situazione non è come l’avete spiegata voi in varie occasioni» conclude il sindaco, suscitando la reazione del segretario dem comunale Massimo Barocci, presente in aula.

«Le motivazioni sono strumentali – spiega ancora Romano -, altre volte la festa dell’unità è stata fatta in contemporanea alla notte della Rotonda. Inoltre non è lo stesso luogo dei giardini Morandi. Altro motivo, poi, è la vostra scelta di comprare l’ex Iat per farvi un parcheggio il che creerà le condizioni per affogare la zona di traffico. E poi dite che quella zona potrà avere problemi di traffico veicolare?».
Infine una replica anche sulla mancata autorizzazione alla manifestazione dove non erano presenti candidati alle elezioni europee. «Alla Rotonda il 30 maggio ci sarà un vostro candidato: lì va bene? – suscitando l’applauso dei presenti in sala – se voleva il dialogo bastava fare una telefonata e ci accordavamo per un altro luogo».

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