Senigallia

Corinaldo, la tari accende lo scontro in consiglio comunale

Botta e risposta tra maggioranza e minoranze anche sull'atteggiamento: «Non siete costruttivi», la replica: «Condividere proposte è costruttivo, basta campagna elettorale»

L'intervento di Giorgia Fabri nel consiglio comunale del 30 luglio a Corinaldo
L'intervento di Giorgia Fabri nel consiglio comunale del 30 luglio a Corinaldo

CORINALDO – È polemica nel borgo gorettiano sull’atto di ridurre la tari a molte imprese corinaldesi, approvato nell’ultimo consiglio comunale del 30 luglio scorso. Più che sull’atto in sé, che ha visto comunque l’astensione e il voto contrario dei due gruppi di minoranza, sull’atteggiamento dell’amministrazione comunale, criticata per aver tirato dritto quando poteva fermarsi e intavolare un discorso più ampio, a favore di tutte le realtà economiche del paese. Nella seduta convocata in sessione straordinaria, la maggioranza ha proposto e approvato, con i suoi soli voti, di dimezzare la tassa Tari sulle utenze non domestiche. Un provvedimento preso con rapidità, prima che gli uffici comunali procedessero con l’invio degli avvisi di pagamento.

Secondo le motivazioni dell’assessora Sara Bettini, c’era il nodo della tempistica: per usare i fondi covid – lasciati dalla precedente giunta Principi – allo scopo di ridurre la tari bisognava agire subito e così l’amministrazione Aloisi ha «accelerato i passaggi, anche per il momento di incertezza nazionale che non ci porta ad essere tranquilli». La proposta porterà un beneficio economico a circa 300 attività economiche di Corinaldo, in sostanza alla quasi totalità, hanno poi spiegato dal gruppo consiliare di maggioranza “Guardare Oltre” prima di attaccare le opposizioni per l’atteggiamento poco costruttivo.

Critico il gruppo di “Corinaldo Civitas“, stupito per l’attacco ricevuto. «La maggioranza – spiega il consigliere Raffaele Sebastianelli – ha deliberato l’utilizzo di parte del fondo covid per tagliare l’imposta Tari dovuta dalle imprese, azione che potrebbe risultare lodevole ai più, ma che presenta innumerevoli errori. In via esplicativa evidenziamo che l’utilizzo di oltre 100.000 euro del fondo covid, di questa parte residua, per il taglio della tari agevolerà si le imprese, ma non tutte le imprese, restano fuori quelle che non usufruiscono del servizio raccolta rifiuti e questa operazione rappresenta una discriminante ed una forma di disuguaglianza sociale. Va inoltre detto che con altra destinazione il fondo può essere utilizzato fino ed entro il 31 dicembre. Il nostro punto di vista prevedeva l’utilizzo del fondo a beneficio delle imprese, di tutte le imprese attraverso un bando». 

Stesso parere del gruppo consiliare “Voce Comune per Corinaldo” che sottolinea come «l’atto proposto dalla maggioranza» fosse di per sé «una semplice ripetizione ed estensione di quanto fatto dalla precedente amministrazione comunale. E’ il percorso e non l’azione in sé che ha dettato la nostra astensione in consiglio: riteniamo infatti che la rapida misura individuata dal gruppo Guardare Oltre, dovesse essere prima condivisa con le attività produttive, magari attraverso un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria». Proprio su questo punto Giorgia Fabri, Lucia Giraldi e Morena Maori hanno proposto l’istituzione di un forum annuale di comunità per la crescita (F.A.C.) che metta al centro il dialogo con le imprese, «sempre sulla strada dell’interesse collettivo. Non ci si può certo accusare di non aver assunto un atteggiamento costruttivo».