Senigallia

Striscia la Notizia, la risposta del sindaco alimenta il vespaio di polemiche

Anche Senigallia Bene Comune e il gruppo grillino "dell'Onda" sono intervenuti nel dibattito criticando le parole di sindaco e vicesindaco

Chiara Squaglia, inviata di Striscia la Notizia
Chiara Squaglia, inviata di Striscia la Notizia

SENIGALLIA – Continua a far discutere la risposta piccata del sindaco Mangialardi all’intervento del Comitato cittadino a difesa dell’ospedale che è tornato a chiamare Striscia la Notizia. La sanità locale, proprio in quei giorni in cui lo staff del tg satirico era giunto a Senigallia, era messa così a dura prova dal notevole afflusso di utenti dopo la tragedia di Corinaldo e questa coincidenza ha indignato la giunta. Ma, alle parole forti sono seguite le repliche dello stesso comitato, della lista consiliare Senigallia Bene Comune e di un gruppo di simpatizzanti Cinque Stelle.

I componenti del Comitato cittadino si erano detti allibiti, disgustati, offesi dalle parole del primo cittadino il quale a sua volta si era dichiarato disgustato dalla «cieca indifferenza e dal freddo cinismo dei rappresentanti del Comitato prima, e della redazione di Striscia La Notizia dopo, che proprio il 13 dicembre si sono recati all’ospedale di Senigallia per creare il solito “pseudo scoop”, non esitando neppur un attimo né di fronte alla tragedia di un’intera città a lutto per le vite spezzate, né alle difficoltà e allo stress dei nostri operatori ospedalieri, fortemente impegnati a gestire la lunga emergenza sanitaria».

Sulla vicenda hanno voluto dire la loro gli esponenti di Senigallia Bene Comune che hanno giudicato le parole del sindaco fuori luogo, senza che vi fosse un accenno alla soluzione del problema sollevato nel servizio di Striscia La Notizia, ovvero le liste di attesa per quanto riguarda gli esami con la risonanza magnetica all’ospedale di Senigallia.
«Sebbene non sia di competenza sindacale, è però un problema che riguarda anche i senigalliesi e sarebbe doveroso da parte di un Sindaco, serio e coscienzioso, sollecitare chi di dovere a prendere di petto tale problematica per fare in modo che l’offerta sia proporzionale alla domanda appropriata di salute dei cittadini della propria comunità, come hanno fatto in altre Regioni. Anche perché le liste di attesa sono in fondo “un problema matematico”».

Anche le frasi pronunciate dal vicesindaco Maurizio Memè – “veramente qualcuno può pensare che “Striscia la notizia” sia lo strumento per “difendere” il nostro ospedale? Il comitato sta facendo una battaglia politico-amministrativa contro Mangialardi e più in generale contro il PD regionale…” – sono state definite, lontanissime dalla verità sia perché Striscia la Notizia era tornato a Senigallia «per controllare se le promesse fatte dall’A.S.U.R. erano state mantenute»; sia perché le battaglie portate avanti dal Comitato non sono contro un partito ma contro chi amministra (secondo il comitato male) la sanità.
«Siamo fermamente convinti – spiegano da Senigallia Bene Comune – che la partecipazione dei cittadini alla politica, anche attraverso i Comitati, sia cosa positiva e propositiva e come tale vada sostenuta prendendo le iniziative di aggregazione politica come occasione di confronto e dialogo. Confronto e dialogo, concetti “ignari” a questa giunta».

«Cosa c’entra l’inchiesta di Striscia – e più ancora cosa c’entra l’attività del Comitato per l’Ospedale – con la tragedia di Corinaldo? L’associazione la fa solo lui: la presenza di Striscia era annunciata già da molti mesi e il Comitato le ha fatto da guida – precisa il gruppo dell’Onda, una sorta di movimento ”ombra” dei Cinque Stelle nato da un meetup che non ha visto poi la luce dal direttivo grillino. – Dall’ascolto del servizio televisivo viene fuori che né Striscia è stata irrispettosa parlando di sanità, né il Comitato irriguardoso verso chi ci lavora. Dov’è dunque la connessione con la Lanterna Azzurra, se non nella retorica messa a punto dal sindaco e dal suo corteggio? Una foga senza motivo e senza luogo gli impedisce addirittura di capire il senso di quello che è avvenuto e di quanto si è detto. Un comitato di cittadini che si danno da fare per la città non dovrebbe essere visto –concludono dall’Onda – alla stregua di una congrega di partito quale non è, ma accolto come un interlocutore e interprete del sentimento della cittadinanza. Un amministratore attento, uno che vuole bene alla città, dovrebbe dialogare e sostenere simili comitati e non osteggiarli».

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