Senigallia

Senigallia, pochi acquisti nei negozi o al mercato: commercianti incerti sul futuro

Terenzi, esercente in piazza Simoncelli e Garibaldi: «Le persone hanno ancora paura, i Comuni vogliono aiutarci ma non hanno la bacchetta magica»

Giorgio Terenzi
Giorgio Terenzi

SENIGALLIA – C’è ancora molta incertezza tra i senigalliesi che vorrebbero tornare nei negozi e al mercato. Se la voglia di fare shopping sta tornando lentamente, è forse perché deve fare i conti con la paura di esporsi a possibili contagi.
A spiegare la situazione che si sta vivendo è Giorgio Terenzi, uno dei commercianti con un negozio in piazza Simoncelli e con un banco ambulante durante il mercato settimanale in piazza Garibaldi.

«La ripartenza dopo mesi di inattività è stata lenta e sottotono – afferma Terenzi -. C’era poca gente in giro, vuoi per la paura, ma anche per le poche informazioni che circolavano. Ovviamente di turisti in questo periodo nemmeno l’ombra, per cui diciamo che il primo assaggio di rilancio è stato più che soft». 

Giornate poi come quella di domenica scorsa, 24 maggio, con il bel tempo a farla da padrone, non aiutano di certo alcuni commercianti: «La maggior parte delle persone ne ha approfittato per fare un giro al mare o in centro ma non certo per chiudersi in un negozio» spiega Terenzi che, nella sua Trecastelli dove vive, svolge anche il ruolo di consigliere comunale per la lista “Insieme si può”. «C’era movimento ma non tanto da convincermi a tenere aperto per cui ho preferito evitare di stare quattro ore senza fare nulla». 

«È un maggio decisamente particolare questo – continua -, non siamo ai soliti livelli e molti esercenti continueranno a essere in difficoltà ancora per un po’, soprattutto chi, per quanto riguarda il settore in cui opero io, lavora col pronto moda: al momento è più in difficoltà, anche perché le stesse aziende hanno ridotto le produzioni, mentre altri commercianti che lavorano con i campionari sono, forse, in condizioni più serene. Ma diciamo che per tutti c’è molta cautela».

Cautela perché, oltre al discorso della merce, c’è comunque da tenere conto del fattore paura: le persone si muovono nell’incertezza perché temono una nuova ondata di contagi. E questo vale anche al mercato cittadino che si svolge a Senigallia il giovedì mattina, in varie zone del centro storico. Terenzi, che fa anche un po’ il referente degli ambulanti di piazza Garibaldi, spiega che «a Senigallia il mercato è ripartito forse più in sordina di altre località. Soprattutto nei piccoli paesi, dove la maggior parte degli utenti sono persone di una certa età, gli acquisti sono ripresi pur rispettando le nuove regole. Nella “grande città” forse c’è più incertezza, sulle prove per quanto riguarda gli abiti o le calzature, sulla distanza da mantenere, sull’igienizzazione», insomma c’è un po’ il freno a mano tirato sia sulle presenza che sugli acquisti. Comunque è «certo, da quanto finora visto, che chi si presenta al mercato tende a rispettare le regole anti contagio, diversamente da ciò che si è visto in riferimento alla “movida”».

Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, «finora io ho solo ricevuto i 600 euro dal governo e adesso sono in attesa, come tutti i commercianti, che si traducano in fatti le promesse circa le riduzioni di tasse e tributi. Devo constatare però che l’assessore (al commercio di Senigallia Ludovica Giuliani, ndr) sta ascoltando molto le considerazioni della categoria e possiamo tutti vedere che l’impegno da parte dell’amministrazione comunale a portare avanti questa battaglia c’è. Insomma sembra che i comuni e gli enti locali ci stiano venendo incontro, e di questo ne va dato atto, ma abbiamo tutti compreso che non c’è alcuna bacchetta magica».

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