Senigallia

Papa Bergoglio incontra i familiari delle vittime della Lanterna Azzurra di Corinaldo

Appello alle comunità da parte del pontefice perché non venga dimenticata la tragedia. E ai parenti perché trovino conforto in Dio

Papa Bergoglio, papa Francesco, pontefice

ROMA – Mantenere vivo il ricordo, per non dimenticare. È l’appello del papa Bergoglio alle comunità delle giovani vittime della lanterna azzurra di Corinaldo, dove la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono cinque adolescenti e una giovane mamma.

Papa Bergoglio ha infatti incontrato ieri, sabato 12 settembre i familiari delle vittime della discoteca: sei vite spezzate dalla ressa provocata dal fuggi fuggi per una sostanza urticante spruzzata per compiere dei furti. L’effetto letale è stato poi ampliato da altri fattori, tra cui il sovraffollamento del locale a Madonna del Piano, a Corinaldo. Fattori su cui ha provato a dare una risposta la giustizia, ma le condanne arrivate in primo grado non leniscono il dolore.

Quel dolore che ieri in Vaticano è stato ricordato ma anche “curato” dall’affetto del pontefice che si è unito «con tutto il cuore alla vostra sofferenza e al vostro legittimo desiderio di giustizia». 

I familiari di Asia Nasoni, Emma Fabini, Daniele Pongetti, Benedetta Vitali, Mattia Orlandi e della giovane mamma Eleonora Girolomini, sono rimasti profondamente commossi per le parole di conforto del papa Bergoglio che ha offerto parole di fede e speranza, ricordando anche che la vicina Madonna di Loreto veglia su di loro.

Una vicinanza perché «ogni morte tragica porta con sé un dolore grande,  insopportabile senza l’aiuto di Dio», dolore per cui non vi sono aggettivi, incomprensibile senza il conforto religioso.

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