Senigallia

Paolo Molinelli non lascia: è il candidato di Senigallia Bene Comune

Giorgio Sartini lascia il testimone. Il candidato: «La mia non è una candidatura contro qualcuno ma è fondamentale una decisa discontinuità nella gestione della città, una inversione di marcia»

La squadra di Senigallia Bene Comune assieme agli esponenti Paolo Molinelli e Giorgio Sartini
La squadra di Senigallia Bene Comune assieme agli esponenti Paolo Molinelli e Giorgio Sartini

SENIGALLIA – Altra svolta per quanto riguarda le candidature alle elezioni comunali 2020. Giorgio Sartini lascia il testimone a Paolo Molinelli, che diventa ufficialmente il candidato a sindaco per la lista civica Senigallia Bene Comune. Una novità nel panorama cittadino dato che fino a pochi giorni fa lo stesso Molinelli, ex comandante della Polizia stradale, era il candidato del centrodestra, o meglio di una parte del centrodestra che poi lo ha fatto fuori scegliendo Olivetti.

L’annuncio è stato dato oggi, venerdì 7 agosto. Molinelli e Sartini, fianco a fianco – con le mascherine – per annunciare il cambio del candidato basato su una scelta programmatica che – dicono è frutto di un dialogo iniziato tempo fa. Un cambiamento che vorrebbero portare anche nelle logiche politiche senigalliesi, «lontane dalle reali esigenze delle persone, delle imprese».

E non mancano gli attacchi, velati, sia al centrodestra che al centrosinistra. Li snocciola Molinelli stesso. Il primo è stato accusato di essere incapace per mesi di trovare una sintesi e di perdere tempo a scegliere un candidato ancora prima di aver visionato il programma, optando quindi per un volto che possa essere spendibile ma senza contenuti alle spalle; il secondo, arroccato sulle proprie posizioni, con decisioni calate dall’alto sulla città che non viene mai ascoltata. Come nel caso, citato espressamente della pista ciclabile del Ciarnin. Da qui l’opinione di Molinelli che sia «fondamentale una decisa discontinuità nella gestione di Senigallia, una inversione di marcia, un cambio netto».
Cambiamento che avrebbe potuto essere rappresentato anche da Olivetti «che personalmente stimo», ma solo se avesse avuto dietro tutto il centrodestra unito e non solo una parte: di fatto l’esclusione è proprio di Senigallia Bene Comune, inizialmente convocata ai tavoli politici e poi fatta fuori.

Paolo Molinelli e Giorgio Sartini
Paolo Molinelli e Giorgio Sartini

Molinelli si considera capace – nonostante l’inesperienza politica e amministrativa che gli è stata criticata da più parti – di intercettare sia i voti di quanti sono scontenti dell’operato del Pd e del centrosinistra (a partire dalle primarie “dimenticate”), sia quelli di chi non crede nel centrodestra che impiega mesi e mesi solo per scegliere un nome. Il matrimonio con Senigallia Bene Comune è avvenuto, dicono Molinelli e Sartini, basandosi sui contenuti programmatici che la lista aveva già pronti per le consultazioni che si sarebbero dovute tenere a maggio scorso. 

Macrotemi come la trasparenza, la sicurezza, le tasse, la sanità, l’innovazione, i lavori pubblici (soprattutto ponte II Giugno ma anche la rotatoria di via Cellini), i turismi e il commercio, declinati in chiave ambientale. «Tutto ciò che proponiamo – interviene Sartini, a cui è stato proposto di essere il vicesindaco con delega ai lavori pubblici – è sostenibile a livello ambientale». Temi su cui c’è l’adesione convinta di Molinelli che vorrebbe aggiungere maggiore incisività nel contrasto al disagio giovanile che sfocia spesso in atti vandalici ai danni di arredo urbano e stabilimenti balneari, e in un impegno specifico per ripristinare il doppio senso di marcia sul lungomare Da Vinci, dove le polemiche di alcuni cittadini e imprese sono state ascoltate dall’amministrazione Mangialardi ma non recepite.

Giorgio Sartini
Giorgio Sartini

«Una candidatura – commentano Molinelli e Sartini – di proposta e non contro qualcuno, una candidatura che sta già riscontrando apprezzamenti tanto che stiamo organizzando una seconda lista civica a supporto, una candidatura per costruire una effettiva possibilità di cambiamento a Senigallia, aperta a tutte le forze politiche e civiche che vorranno veramente confrontarsi con noi, con pari dignità, lungo il cammino». Confronto che potrebbe aprirsi soprattutto in caso di ballottaggio, dato per certo da molti esperti ed esponenti politici: confronto con il centrodestra ovviamente, pur di far saltare la continuità di Pd e dei partiti di maggioranza che governano da decenni.

Paolo Molinelli e Giorgio Sartini
Paolo Molinelli e Giorgio Sartini

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