Senigallia

“Paesaggi di segni e significati da scoprire”

Nuovo e importante omaggio agli scatti di Mario Giacomelli, in occasione della VI edizione del Festival Fotografico Europeo, al Palazzo Leone da Perego del Museo MA*GA di Gallarate. A partire da sabato 18 marzo

Il fotografo senigalliese Mario Giacomelli

SENIGALLIA – Nuovo e importante omaggio alla fotografia di Mario Giacomelli. il professor Bugatti, direttore del Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia di Senigallia, ha annunciato che il 18 marzo al Palazzo Leone da Perego, del Museo MA*GA di Gallarate, in occasione della sesta edizione del Festival Fotografico Europeo, si aprirà una mostra dedicata al maestro Mario Giacomelli, curata da Enrica Viganò.

L’esposizione presenta alcune serie tra le più importanti immagini realizzate dal fotografo marchigiano Mario Giacomelli (1925-2000) negli anni Sessanta. L’itinerario comprende 101 opere selezionate nel 1984 da Giacomelli disposte lungo il percorso che si sviluppa nel rispetto dei nuclei tematici pensati per dare una visione complessiva della sua produzione artistica:

Mia moglie (1955), La mia modella (1955), Mia madre (1956), Io non ho mani che mi accarezzino il volto (1961-1963), Lourdes (1957), La buona terra (1964-1965), Scanno (1957-1959), Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1955-1956 / 1981-1983), Caroline Branson da Spoon River (1971-1973), Gabbiani (1981-1984).

La sesta edizione del Festival Fotografico Europeo 2017, ideato e curato dall’Afi-Archivio Fotografico Italiano, posto sotto l’alto patrocinio del “Parlamento Europeo” offre percorsi visivi animati da grandi autori e giovani emergenti, spaziando dal reportage all’indagine del territorio, dalle esplorazioni più artistiche alle sperimentazioni più audaci.

Sentieri per lo sguardo, sollecitato dalla realtà e la sua sublime trasfigurazione, dal reportage siriano animato dal lento risveglio alla vita nell’obiettivo di Giorgio Bianchi, ai corpi d’argilla ritratti insieme alla materia ancestrale da Alain Rivière-Lecoeur, dai chiaroscuri del neorealismo siciliano di Giuseppe Leone e della Tokyo circulation di Shinya Arimoto, ai volti albini di JustineTjallinks e le partiture di volo di Yoshinori Mizutani.

Un lungo viaggio che tocca gli anni della Dolce Vita con gli scatti di noti fotografi italiani e il Mediterraneo con l’odissea di Luca Catalano Gonzaga, l’utopia di Carlo Bevilacqua e la Parigi di Maurizio Galimberti, le fotografie d’arte di Mario Cresci e i Close-Up di Ralph Gibson, insieme ai paesaggi di segni e significati da scoprire di Mario Giacomelli.