Senigallia

«Il padrone in quarantena? Mai abbandonare i cani, a loro #cipensiamonoi!»: parola di Sguinzagliati

In questo periodo di emergenza sanitaria, l'associazione di Senigallia mette a disposizione volontari per la cura e l'assistenza dei cani di padroni positivi chiusi in casa o in ospedale

L'associazione Sguinzagliati di Senigallia

SENIGALLIA – Più che una campagna benefica, un modo di essere: parliamo dei volontari del Nucleo di protezione civile “Falchi della Rovere” e dell’associazione “Sguinzagliati” di Senigallia, che tendono una mano solidale… o meglio, un guinzaglio, a tutti quei cani i cui padroni sono costretti in casa a causa del Covid. C’è chi è positivo e deve tassativamente restare nella sua abitazione, ma non ha un cortile privato dove portare il proprio amico a quattro zampe e chi, purtroppo, quel tempo sospeso lo deve trascorrere in ospedale ma non ha parenti o amici cui affidare il proprio cane. E allora? Mai abbandonare, c’è sempre la soluzione a portata di clic o di telefono.

I Falchi della Rovere e gli Sguinzagliati sono pronti a sostituirsi momentaneamente al padrone, per accudire i cani e portarli fuori.
«Fortunatamente c’è molta sensibilità e di abbandonare il proprio cane o addirittura affidarlo in ricoveri di fortuna al canile non ci si pensa proprio – dice Gabria Pierfederici degli Sguinzagliati – quindi, si pensa alla soluzione migliore che è quella di contattarci per svolgere le mansioni di cura del proprio animale. Nella seconda fase di lockdown abbiamo avuto solo 3 casi, si trattava di persone positive e costrette a restare in casa ma non in condizioni gravi da imporre un ricovero ospedaliero. Chi invece era stato ricoverato aveva trovato aiuto in parenti, vicini di casa e amici».

Che servizi mettete a disposizione?
«Diamo assistenza ai cittadini che si trovano in quarantena o ricoverati in strutture ospedaliere; accompagniamo i loro cani in passeggiata con personale esperto (educatori cinofili e volontari); cerchiamo laddove necessario stalli e affidi per gli animali le cui famiglie non possono più prendersene cura; reperiamo cibo e medicinali se vi fosse carenza e scarsità; accompagniamo dal veterinario di fiducia qualora l’animale dovesse avere problemi di salute ed eventualmente possiamo aiutare nella cura e nella somministrazione dei medicinali».

Degli angeli custodi dei cani insomma…
«Diciamo che la nostra associazione Gli Sguinzagliati nasce proprio con l’obiettivo di promuovere un corretto rapporto tra uomo e cane e di promuovere la cultura cinofila, quindi abbiamo un ruolo importante in questa fase della pandemia dove anche i cani subiscono dei disagi».

Anche i cani possono contrarre il Covid?
«I cani non sono a rischio di contrarre il Covid e certamente non sono veicolo di trasmissione al padrone o dal padrone a noi volontari, poiché quando abbiamo l’incarico non entriamo mai in casa, prendiamo i cani dal portone o nel cortile, i nostri guinzagli sono disinfettati prima e dopo la passeggiata, usiamo guanti usa e getta».

Che tipo di disagio avvertono i cani?
«Certamente essere avvicinati da qualcuno che non è il loro padrone, ma da un estraneo che si sostituisce a lui per portarlo fuori gli crea stress e disagio, deve abituarsi alla nuova condizione e dare fiducia al nuovo conduttore. Spesso i cani sono diffidenti perché non capiscono la situazione».

Come si attiva il vostro servizio?
«Semplice, basta contattarci al numero 339.7110354, che è anche attivo su whatsapp dalle 9 alle 19 tutti i giorni. Tranquilli, a loro #cipensiamonoi».

 Che territorio coprite?
«Per ora ci muoviamo solo su Senigallia avendo a disposizione solo 10 volontari per questo tipo di servizio».

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