Senigallia

Ostra Vetere, è polemica tra maggioranza e opposizione dopo tredici ore di consiglio comunale

Piccato botta e risposta tra i tre consiglieri di minoranza e il gruppo a sostegno della giunta. Sette proposte di delibera non discusse se non con lunghi monologhi: «Cercate solo visibilità»

Ostra Vetere
Ostra Vetere

OSTRA VETERE – Botta e risposta piccato quello tra maggioranza e minoranza consiliare dopo l’ultimo consiglio comunale durato quasi tredici ore. Un record per il paese che però non tutti hanno visto in modo positivo. Anzi, è divenuto il pomo della discordia.

Da un lato infatti c’è il gruppo consiliare di Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere che ha presentato sette provvedimenti per i quali i consiglieri di minoranza si sono spesi con vari e accorati interventi che in molti casi si sono rivelati dei lunghi monologhi senza dibattito. Dall’altro c’è la maggioranza a sostegno del sindaco, la quale ha accusato i tre consiglieri Andrea Santini, Giuseppina Codias e Massimo Bello di cercare soltanto visibilità politica senza grandi contenuti.

Durante la seduta fiume, la più lunga che il consiglio comunale di Ostra Vetere possa ricordare, sono state presentate, dichiara il capogruppo di opposizione, Massimo Bello, «sette proposte di deliberazione ben articolate e dettagliate, sulle quali, senza mai intervenire nel dibattito, la maggioranza tutta non ha proferito parola. È stata una seduta lunghissima, in cui l’opposizione ha sostenuto per tredici ore un dibattito con se stessa. La maggioranza si è limitata a votare contro ogni singola proposta, alzando la mano e nulla di più».

Ben settanta emendamenti riguardavano una rivisitazione generale ed organica dello Statuto comunale: tutti bocciati dalla maggioranza. Così quelli sul regolamento per istituire le Commissioni permanenti del Consiglio, aperte anche alla presenza dei cittadini.
Esito negativo anche per la proposta di deliberazione relativa all’annullamento del provvedimento di adesione del Comune di Ostra Vetere all’Unione della Marca Senone; persino la proposta dell’istituzione della consulta delle disabilità psico-fisiche che comprendesse anche gli altri comuni delle valli Misa e Nevola è stata rinviata alla prossima seduta del consiglio comunale.

Di fronte a «una serie di provvedimenti importanti – continuano i tre consiglieri di opposizione – la maggioranza ha preferito scappare, ammutolendosi, nascondendosi e non entrando affatto nel merito di ogni singola proposta da noi avanzata. Un atteggiamento davvero incomprensibile, che ci ha lasciati senza parole. Addirittura, la seduta, ad un certo punto, è potuta proseguire solo perché noi, consiglieri di opposizione, con la nostra presenza in aula, abbiamo garantito, con senso di responsabilità, il numero legale fino alla fine. Ciò fa capire che ci troviamo di fronte ad una maggioranza fragile, già a pezzi e senza bussola politica. Il sindaco è stato di fatto destituito perché chi gestisce il gruppo di governo sono altri».

Secca la replica della maggioranza. «Quasi 13 ore trascorse per la maggior parte nella lettura, pressoché monocorde, di emendamenti; alcuni di così alto livello politico da prevedere soltanto l’inserimento dell’articolo determinativo “il” prima della parola “Sindaco” in un comma. Quasi 13 ore di Consiglio diventate il solito desolante spettacolo di ostruzionismo. L’ennesima conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’atteggiamento di una minoranza, tutta, che non ha alcun interesse a far crescere la nostra comunità, ma che cerca soltanto visibilità. Al contrario di quanto i consiglieri di minoranza sperano, questo ostruzionismo mal copiato e mal applicato, che non porta alcun beneficio alla collettività, rafforza sempre di più la nostra maggioranza. Il perseverare di certi atteggiamenti, dai quali prendiamo le distanze, non ci appartiene e ci convince ancora di più che stiamo lavorando bene. Che siamo dalla parte giusta. Ci mostra con maggiore evidenza la differenza tra noi e loro; tra chi vuole costruire e fare, e chi invece preferisce parlare, recitare, alzare la voce ogni qualvolta si tenta di obiettare o di prendere la parola. Tutto ciò ci sprona ad andare avanti con determinazione avendo, noi sì, come unica bussola il benessere dei cittadini».

Ma l’intervento non è piaciuto all’opposizione che non ha perso tempo e ha dichiarato che «la maggioranza consiliare e, in particolare alcuni suoi esponenti, hanno preferito assistere alla seduta consiliare, mettendosi gli auricolari, probabilmente per ascoltare della musica, oppure starsene a braccia conserte, non pronunciando una sillaba e senza entrare nel merito dei provvedimenti. La maggioranza consiliare del PD non ha bisogno di recitare una parte in Consiglio o in paese perché è brava anche in silenzio a dimostrare la propria incapacità politica, amministrativa ed istituzionale, e a recitare ruoli comici».

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