Senigallia

Ostra Vetere, da comune “zero” a tre contagi e un decesso. L’appello del sindaco

Nuovo invito del sindaco Rodolfo Pancotti a rispettare le regole e a rimanere in casa dopo gli ultimi giorni in cui si è diffusa anche in paese l'infezione da Covid-19

Rodolfo Pancotti, sindaco di Ostra Vetere
Rodolfo Pancotti, sindaco di Ostra Vetere

OSTRA VETERE – Anche quello che fino a pochi giorni fa era un comune con nessun contagiato, oggi deve fare i conti – purtroppo tragici – con l’infezione da Coronavirus in atto in tutto il mondo. Infezione che ha portato al contagio di 4 persone solo negli ultimi giorni a Ostra Vetere, delle quali una poi deceduta lo scorso venerdì 27 marzo all’ospedale di Senigallia: si tratta di una 83enne con pregresse patologie.

Presso lo stesso nosocomio, dove è allestito un presidio Covid-19, sono ricoverati attualmente (dato di lunedì 30, ore 12) 71 pazienti affetti da Coronavirus in reparti non intensivi, 5 in aree semintensive, 8 in terapia intensiva. Numeri che hanno fatto allarmare la popolazione, ancora di più di quanto sia già, e che hanno portato il sindaco di Ostra Vetere Rodolfo Pancotti ad appellarsi al buon senso civico e di responsabilità di tutti per poter superare questo tragico momento.

«Fino al 26 marzo nel nostro territorio si registravano zero contagi. A distanza di appena quattro giorni i contagiati sono diventati tre, più un deceduto. I tre contagiati, come confermato dal dipartimento di prevenzione, da noi contattato personalmente per avere garanzie sull’attuazione del corretto protocollo sanitario, sono regolarmente isolati nelle proprie abitazioni e tenuti sotto stretto controllo medico, nel loro interesse e nell’interesse di tutti – conferma Pancotti -. Il decesso della nostra concittadina ha mostrato ancora di più la gravità e la drammaticità di ciò che ci circonda».

Se c’è qualcosa in più che sia possibile fare, quel qualcosa è certamente il rimanere nelle nostre abitazioni. Il perché lo hanno già spiegato i numeri sopradescritti ma il primo cittadino del paese, che fino a pochi giorni fa poteva vantarsi dello “zero” in classifica, spiega di come sia invece importante farsi l’unica domanda che conti veramente: possiamo evitare altri contagi?

«A questo proposito, non serve sapere come sta il vostro vicino di casa, il collega di lavoro o l’amico che non vedete da tempo – bacchetta in modo generale il sindaco di Ostra Vetere -. Le autorità sanitarie competenti, che cogliamo l’occasione di ringraziare di cuore e a cui rinnoviamo la massima collaborazione, se ne stanno occupando in modo puntuale e rigoroso dall’inizio di questa emergenza. A livello nazionale i dati che arrivano dalle forze dell’ordine ci dicono che abbiamo più trasgressori dei vari DPCM che contagiati. Anche questi sono numeri preoccupanti: chi può garantirci (di rimanere, Ndr) immuni dal contagio se noi tutti non rispettiamo le regole a tutela della salute pubblica nemmeno durante una pandemia? La nostra, fino a 4 giorni fa, in un contesto globale disastroso, è stata un’isola felice. Capiamo bene che in questo momento di reclusione forzata per tutti, sia naturale e umano cercare risposte e richiedere a gran voce tutele. È umano perfino cercare colpevoli e capri espiatori: un’epidemia in essere rappresenta un vettore privilegiato per introdurre discorsi allarmanti che suscitano il panico e la paura del contagio. Vi preghiamo – conclude a nome dell’intera giunta municipale -: affidiamoci agli esperti, usiamo la massima precauzione, rispettiamo le regole e manteniamo la calma. Di più: comportiamoci come se tutti fossimo potenziali vettori di contagio. Oggi più che mai la nostra responsabilità individuale si sposa con il bene pubblico e collettivo».

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