Senigallia

Ostra, senso di marcia invertito: il centro ancora tra le polemiche

Le decisioni della giunta Storoni bersaglio delle critiche di opposizione e cittadini. Il Comitato "Sopravvivere a Ostra" e il gruppo “Progetto Ostra” accusano il sindaco di mancato senso democratico e buon senso

La torre civica in piazza dei Martiri, nel centro storico di Ostra
La torre civica in piazza dei Martiri, nel centro storico di Ostra

OSTRA – Ancora accuse al sindaco Andrea Storoni sulla viabilità cittadina invertita dopo la comunicazione della proroga della sperimentazione annunciata recentemente. Accuse di mancato senso democratico, di buon senso arrivano dal gruppo di opposizione Progetto Ostra che, su tutti i punti “deboli” della questione punta il dito sul fatto che la città si sta dividendo sulla questione. Cosi come il comitato “Sopravvivere a Ostra”.

Pro e contro l’inversione dei sensi di marcia all’interno del centro storico di Ostra; pro e contro la decisione presa dalla giunta Storoni prima che il consiglio comunale potesse esprimersi; pro e contro il mancato referendum. Pro e contro, infine, sui dati che il sindaco ha sbandierato di recente.

«Ostra rischia di divenire sempre più spettrale, più povera e meno attraente – sostiene il gruppo Progetto Ostra – non c’è solo il cambio dei sensi di marcia ad aver agito contro il benessere della città, ma anche il flop delle manifestazioni che avrebbero dovuto attirare turisti in centro a beneficio del settore turistico e del commercio cittadino».
Il centro storico sembra essersi svuotato, è una delle critiche all’azione sperimentale prorogata fino a tutto marzo 2018. Un deserto che fa male soprattutto ai commercianti ma anche ai residenti, all’interesse dei cittadini.

Una direzione che non soddisfa l’opposizione e nemmeno il Comitato “Sopravvivere a Ostra”, critico sulla bontà della scelta amministrativa, sulla gestione della partecipazione cittadina e persino sulla proroga: «Non ci sorprende più di tanto: è l’ennesimo bluff per prendere in giro i cittadini» scrivono in una nota stampa.

Presa in giro anche perché i dati snocciolati dal sindaco non hanno una comparazione, poiché prima della sperimentazione non era possibile conoscere la realtà del traffico in centro storico. «Stiamo parlando di un borgo medievale dove il flusso quotidiano di mezzi è ridicolo, cosa che non spiegherebbe l’incaponirsi in costosi artifizi strumentali a danno dell’intera comunità».

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