Senigallia

Ostra, riaperta la scuola don Morganti. «Così l’anno scolastico è salvo»

Il plesso secondo il sindaco Federica Fanesi «indebitamente chiuso», ha permesso di contare su nuovi spazi in base alle norme anti covid. Aumentata l'offerta formativa, mentre dalla prossima estate l'attenzione si sposterà sulle scuole dell'infanzia

La scuola con i nuovi banchi mono posto a Ostra
La scuola con i nuovi banchi mono posto a Ostra

OSTRA – Ripartire non solo con il recupero dei programmi didattici, ma anche e soprattutto con le relazioni educative e sociali che possano spazzare via (o quanto meno limare) le preoccupazioni legate alla pandemia. Di questo è convinta l’amministrazione comunale di Ostra che sta per inaugurare l’anno scolastico 2020-21 tra timori e numerose aspettative. Come le famiglie e i giovani ostrensi.

Recuperare tutto ciò non sarà impresa facile e soprattutto dovrà essere fatto usando la testa, mantenendo ancora le distanze, usando mascherine e gel disinfettante, cambiando le abitudini. Ma il sindaco Federica Fanesi è sicura che la responsabilità di tutti gli attori faciliterà il percorso. «Ci siamo impegnati di fronte ai cittadini, così abbiamo investito nella scuola, in un colloquio pressoché continuo con la dirigenza scolastica, per cogliere le esigenze e condividere le opportunità. Siamo profondamente lieti, innanzitutto, di aver restituito alla nostra comunità una scuola, indebitamente chiusa e smantellata, facendo leva su ragioni tanto pretestuose quanto facilmente rimosse. La scuola primaria “don Morganti” (a 120 anni dalla sua realizzazione) tornerà ad accogliere quotidianamente i bambini: è praticamente nuova, accogliente, colorata, con un ampio spazio verde a disposizione (più ampio di prima), da utilizzare per inventare modalità didattiche alternative, a contatto con la natura. E la scelta di recupero, fatta in tempi non sospetti, oggi si rivela decisamente vincente per tutta l’organizzazione scolastica: senza questi spazi, davvero avremmo avuto grossi problemi a riprendere l’attività scolastica».

La riorganizzazione dell’anno scolastico contraddistinto dal contrasto ai contagi da covid si è riversata anche sull’offerta formativa: accanto al “tempo normale” e al “tempo pieno”, offerti dalla “Crocioni”, da quest’anno le famiglie hanno potuto scegliere anche il “tempo ridotto”, con il sabato libero e un rientro pomeridiano, offerto dalla “don Morganti”. L’apertura della prima scuola ha permesso di liberare sei aule nella seconda, con un nuovo spazio anche per il refettorio nel pieno rispetto delle norme prescritte.

«A loro uso esclusivo sarà riservata una parte del parco – continua il sindaco – pubblico di via Leopardi, con una nuova area recuperata: sarà il polmone verde della “Crocioni”, che, grazie alla disponibilità e allo spirito di collaborazione del Circolo Tennis Ostra, avrà a disposizione anche il campo da beach-volley e i campi da tennis (facilmente raggiungibili a piedi, in tutta sicurezza), per attività all’aperto e proposte sportive alternative. In questo modo abbiamo potuto riparare all’indisponibilità della nuova palestra, la cui apertura continua ad essere forzosamente rinviata, per ragioni totalmente estranee alla volontà dell’attuale Amministrazione».

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La scuola con i nuovi banchi mono posto a Ostra

Le altre novità: la scuola secondaria di primo grado “Menchetti” è stata oggetto di messa in sicurezza già dall’inizio dell’anno. Sono state realizzate tre nuove aule al piano terra mentre bagni e intonaci delle scale sono stati completamente rinnovati. Per le esigenze di distanziamento, è stato allestito un plesso distaccato in via C. Colombo, che ospiterà le classi seconde.

«Dalla prossima estate l’attenzione si sposterà sulle scuole dell’infanzia: per la “Biancaneve”, grazie al finanziamento ottenuto nell’autunno 2019, sarà realizzato il progetto di adeguamento sismico dell’edificio, bloccato quest’anno dal ritardo nella pubblicazione del decreto di assegnazione, a causa della sospensione dei procedimenti amministrativi durante il lockdown. Anche la “Peter Pan” sarà oggetto di una serie di interventi, già individuati, di riqualificazione, primo fra tutti la scala esterna di emergenza. Rientra in questa attenzione riservata al mondo della scuola, la scelta di non utilizzare le Scuole dell’Infanzia come sedi dei seggi elettorali. Ci è sembrato un dovuto segno di rispetto per tutta la popolazione scolastica, che le “abita” quotidianamente, e che è già stata gravemente penalizzata da quanto accaduto nei mesi scorsi. Per tutti gli studenti restano infine a disposizione anche altri spazi non scolastici, per attività a tema: la biblioteca, il teatro, il museo (la cui apertura è programmata entro la fine dell’anno)».

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