Senigallia

Ostra, Misa Calcio: una fusione che sa di impresa

Le squadre delle frazioni Pianello e Casine si sono fuse nell'unione sportiva guidata da mister Morsucci, che sta ottenendo ottimi risultati su cui nessuno avrebbe scommesso. Ecco il racconto

La società sportiva Misa Calcio, stagione 2019-2020
La società sportiva Misa Calcio, stagione 2019-2020

OSTRA – C’è chi parla di mezzo miracolo, chi di grande impresa ma c’è anche chi non ha ancora digerito la fusione tra due realtà calcistiche storicamente rivali provenienti da due frazioni ben distinte di Ostra, Casine e Pianello. Ma a raccontare la storia della neonata società sportiva Misa Calcio ci pensa uno dei protagonisti, mister Andrea Morsucci, reduce da una prima serie di risultati che all’inizio nessuno si sarebbe aspettato.

Da 5 mesi, infatti, la società sta affrontando il campionato territoriale Uisp di Senigallia con 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta su 11 partite disputate; ben 27 gol all’attivo e 12 al passivo, un secondo posto nel torneo senigalliese e una finale di campionato regionale marchigiano già in tasca. Non poca cosa per un gruppo sportivo nuovo, ben oltre le più rosee previsioni dei lungimiranti dirigenti del Misa Calcio che hanno scelto il capriolo come simbolo, in quanto le due frazioni di Ostra sono collegate anche dal “passo del capriolo”.

La fusione delle due realtà calcistiche ha dato luogo non solo a una squadra che sta avendo notevoli risultati in ambito sportivo, ma sta cementando una unione sul profilo sociale e umano, superando vecchi rancori. Lo stesso allenatore, Andrea Morsucci, affiancato dal vice Roberto Branchesi, ha parlato di «un qualcosa di storico, epocale. Basti pensare che solo qualche mese fa, se qualcuno avesse parlato di fusione, gli avrebbero urlato tutti “sei matto”. Nessuno, e sottolineo nessuno, si sarebbe mai immaginato un epilogo di questo genere. Qualcosa ora è cambiato, sicuramente in meglio. Per tutte le persone che fanno parte di questo nuovo gruppo la fusione è cosa ormai superata; se al di fuori della società Misa Calcio c’è ancora qualcuno a cui non va giù, questo non lo so e nemmeno mi interessa più di tanto. Quello che posso dire con estrema certezza è che sono orgoglioso di essere l’allenatore di questa nuova realtà, una società seria e responsabile a partire dai due pilastri Fabrizio Aguzzi e Alessio Olivi, tutti i dirigenti e le persone che ci sostengono».

Andrea Morsucci
Andrea Morsucci

Tornando invece ai risultati ottenuti sul campo dal Misa Calcio, Morsucci ha dichiarato che «a inizio stagione, nessuno poteva immaginare in così poco tempo questo entusiasmante percorso fatto fino ad oggi, nemmeno io, anche se devo essere sincero, non faccio mai programmi a lunga scadenza, specialmente nel calcio dove vivo giorno per giorno, settimana dopo settimana, partita dopo partita. Sono molto contento del lavoro svolto sin qui da parte di tutti i miei giocatori e li ringrazio per l’impegno, la serietà e la determinazione che mettono sia nelle partite che durante gli allenamenti. Siamo soltanto a metà dell’opera, in quanto la strada per raggiungere la vittoria di qualche titolo è ancora lunga. Dobbiamo rimanere sempre con i piedi per terra e continuare così, sapendo che il percorso sarà molto duro e troveremo avversari forti e difficili da superare».

A proposito di percorsi duri, anche quello dello stesso mister Morsucci non è stato privo di difficoltà: dalle squadre giovanili dell’Ostra Calcio è approdato tra i professionisti della Jesina, formazione che militava allora in serie C2 nazionale. Poi venne il fallimento della società e con esso svanirono i sogni del giovane centrocampista – appena 18enne – Andrea Morsucci. Da lì poi giocò altri venti anni in praticamente tutte le categorie dilettantistiche, dalla promozione alla terza categoria, riuscendo a centrare numerose vittorie di campionati e ottimi piazzamenti, anche grazie alla sua fame di gol che lo portò a siglare ben 26 reti in terza categoria col Pongelli.

Per il futuro della società non c’è ancora nulla di certo, tranne l’impegno quotidiano. «La forza di questa squadra è data da un meraviglioso gruppo di persone che non finirò mai di ringraziare, con le quali ci confrontiamo tutti i giorni e tutti i giorni cerchiamo di migliorare. Tutti devono mettersi a servizio della squadra e ognuno ha il dovere di migliorarsi ogni giorno, prima come uomo e poi come giocatore senza mai accontentarsi». Che altro dire? In bocca al lupo Misa Calcio!

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