Senigallia

Orto Verde: politica e sindacati in pressing sull’amministrazione comunale di Senigallia

Dopo il Pd anche Forza Italia chiede che la giunta cambi atteggiamento sul progetto. Cgil e Cisl spronano perché non si perda l'occasione di uno sviluppo che riguarda tutto il territorio

Il rendering del nuovo centro di produzione Orto Verde a Cesano di Senigallia
Il rendering del nuovo centro di produzione Orto Verde a Cesano di Senigallia

SENIGALLIA – Sulla vicenda Orto Verde e sul magazzino che si vorrebbe realizzare a Cesano, tra strada della Bruciata e l’autostrada A14 si mobilitano la politica e i sindacati. Dopo l’intervento del capogruppo Pd di Senigallia Dario Romano chiedeva «chiarezza su quali vincoli burocratici impediscano la realizzazione di quest’opera e capire se e come questi ostacoli possano essere superati», si espone anche il consigliere Luigi Rebecchini.

L’ex assessore al turismo di Senigallia ha affermato che «Forza Italia, da sempre, è in prima linea nel sostenere gli insediamenti produttivi e le capacità imprenditoriali soprattutto quando garantiscono e creano ricchezza sul territorio e posti di lavoro». Dal forzista anche una stoccata alla propria maggioranza di centrodestra che governa la città: «Non si può ritenere, da un punto di vista paesaggistico, neutro l’implemento di decine di appartamenti in un cantiere che si affaccia sul mare e, contestualmente, ritenere incompatibile, da un punto di vista paesaggistico, la realizzazione di un impianto con cella frigorifera in zona industriale». Il primo riferimento, quello immobiliare sul lungomare, è relativo ai due palazzoni sul lungomare Da Vinci, dove sono in fase di realizzazione quasi cento appartamenti che si affacciano proprio sul mare Adriatico, dopo la variante che ha avuto il via libera proprio dalla giunta Olivetti.
Quindi l’attacco di Rebecchini al centro-destra perché «batta un colpo prima di ulteriormente creare disorientamento al proprio elettorato nonché al mondo imprenditoriale e a quello dei lavoratori». E l’appello: «L’amministrazione comunale torni sulle proprie posizioni e favorisca, senza se e senza ma, il progetto di investimento di Orto Verde».

Ma anche dal mondo sindacale sono voluti intervenire i rappresentanti della FAI-CISL Lorenzo Catani e della FLAI-CGIL Paolo Grossi, sollecitando risposte alle aziende sia per i vantaggi economici del territorio sia per l’aspetto ambientale. «L’azienda spende ogni anno centinaia di migliaia di euro, per portare i suoi prodotti finiti e non solo, in altre celle pagando un affitto importante, che sarebbe ridotto se non annullato con la realizzazione di una propria cella frigorifera adiacente allo stabilimento di Senigallia. La cella verrà realizzata su terreno di proprietà dell’azienda, in un’area industriale completamente edificata, tra l’autostrada e la strada della Bruciata. Se fosse realizzata, ne gioverebbe di sicuro l’ambiente, che eliminerebbe i trasporti che oggi sono dovuti e obbligati, per spostare e sostenere il processo produttivo». 

E ancora: «La realizzazione della cella diventa vitale per lo sviluppo dello stabilimento di Senigallia che altrimenti potrebbe ridimensionarsi nei programmi di sviluppo e in quelli occupazionali». Da qui l’appello a «tutte le autorità e istituzioni, compreso il comune di Senigallia, perché promuovano e supportino, per le loro responsabilità e competenze, tutte le iniziative finalizzate agli investimenti programmati che non riguardano solo il benessere economico dell’azienda, ma che hanno come ricaduta, anche una finalità ambientale, occupazionale e in più generale, una positiva ricaduta di tutto il territorio».

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